La sentenza della Cassazione ha sancito un nuovo principio familiare: “Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli”.
I nonni e parenti prossimi devono sostenere i genitori che non sono in grado o non hanno la possibilità economica di mantenere i propri figli. Un principio che i giudici hanno sancito lo scorso 17 ottobre spiegando anche che i parenti sono tenuti a: “Fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli”. Il tutto “in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo”. Il tutto secondo tre criteri ispirati all’articolo 316 bis del codice civile.
I parenti prossimi devono intervenire: “Se il genitore obbligato a versare il contributo di mantenimento dei minori si rende inadempiente”, cioè dopo un pignoramento o nel caso in cui sia impossibilitato a svolgere un’attività lavorativa. Inoltre: “Se il genitore presso cui sono collocati i minori sia privo di reddito o abbia un reddito insufficiente a provvedere al loro sostentamento”. Sempre se i nonni possiedono “le risorse reddituali o patrimoniali, per provvedere al mantenimento dei nipoti che versano in stato di bisogno”. Dunque occorre prima capire anche le condizioni economiche in cui versano i nonni.