E’ rinchiuso nel carcere di Secondigliano Gennaro Petrucci, marito dell’imprenditrice antiracket Silvana Fucito, Il gip Antonio Baldassarre ha, infatti, convalidato il provvedimento di fermo e ha emesso una misura cautelare per il 73enne perché accusato di essere il mandante dell’omicidio, lo scorso 12 marzo, dell’ingegner Salvatore Coppola, ucciso con un colpo di pistola alla nuca nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli e per il quale è accusato di essere esecutore materiale il 64enne Mario De Simone.
Secondo le indagini, svolte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e della Squadra Mobile della Questura di Napoli, il movente dell’omicidio sarebbe legato a una disputa immobiliare riguardante una villa dal valore di 6 milioni di euro con una superficie di 1000 metri quadrati con ampio giardino e piscina situata a Portici.
Tutto ruota intorno alla villa dei coniugi
Nel maggio 2015 l’avvio di una procedura di esproprio e di vendita dell’immobile che si concluse il 12 ottobre 2021 con l’acquisto, per 1.175.000 euro, da parte di una società di San Giorgio a Cremano.
Perché Gennaro Petrucci ce l’aveva con Coppola?
Accuse rigettate da Gennaro Petrucci, come si evince dalle parele del suo avvocato Antonio Bucci
Petrucci ha precedenti, ma per reati finanziari – ha spiegato all’Ansa il legale – Possiamo dire che non è un attento imprenditore. E’ titolare di alcune società in default e ne ha pagato e ne sta pagando le conseguenze, visto che è imputato in vari di processi. Ha avuto tanti nemici e ricevuto contraccolpi sia per la sua attività imprenditoriale e sia in quanto marito di Silvana Fucito. Ma ha sempre reagito denunciando laddove si profilavano condotte penalmente rilevanti. Ha sempre avuto fiducia nella Giustizia, ha denunciato una estorsione ed è stato tutelato. Ha sempre avuto e ha ancora fiducia nella magistratura certo che anche stavolta, al termine di una indagine compiuta, emergerà la sua estraneità ai gravi fatti che contestati”.