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lunedì, Giugno 17, 2024
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Omicidio, stese e bombe: così è divampata la faida tra Arzano e Fratta

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L’omicidio di Salvatore Petrillo ha rappresentato, di fatto, l’origine di una vera e propria faida con un’escalation di episodi cruenti tra opposte fazioni, in particolare tentati omicidi, attentati con ordigni esplosivi. Senza tralasciare le numerose stese contro i vari esercizi commerciali o abitazioni private, volti ad affermare l’egemonia camorristica di gruppi contrapposti sul territorio.

Nello specifico la contrapposizione armata è nata per il controllo dell’area
167 di Arzano, per poi successivamente estendersi anche nei comuni di
Frattamaggiore e Frattaminore, dei quali i Cristiano – Mormile sono originari, ed
essendo Mormile cognato di Cristiano, residente proprio a Frattaminore.

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LO SCONTRO TRA LE DUE FAZIONI

Gli episodi di violenza, pertanto, a partire da gennaio 2022, si sono estesi a Frattamaggiore e Frattaminore, in quanto, i soggetti sopra indicati, in particolare Pasquale Landolfo, che controlla e attività illecite nel Comune di Frattaminore e storicamente alleato dei Monfregolo, in seguito alla rottura dei rapporti di quest’ultimo con Mormile , ha intrapreso una serie di ritorsioni nei riguardi di quest’ultimo e di soggetti a lui legati, i quali, a loro volta, hanno reagito con altre risposte violente verso il gruppo del Landolfo.

In particolare dal mese di gennaio 2022, si sono verificati numerosi attentati dinamitardi, tentati omicidi, “stese“ nei confronti di esercizi commerciali e luoghi di residenza degli affiliati in lotta per il controllo del territorio ricompreso tra i vicini comuni di Frattamaggiore, Frattaminore e Arzano, ricadenti, tutti, nella periferia a nord della città di Napoli.

Intimidazioni contro don Patriciello e il comandante Chiariello, arresti contro il clan

Si inquadrano nella faida di camorra gli atti intimidatori ai danni del comandante della polizia locale di Arzano, Biagio Chiariello, a cui venne fatto trovare un manifesto funebre con il suo nome fatto all’ingresso del comando, e a don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano a cui, a scopo intimidatorio, la notte tra il 12 e il 13 marzo 2022 venne fatta esplodere una bomba davanti al cancello della Chiesa San Paolo Apostolo.

Intimidazioni dettate dalla volontà da parte della camorra di neutralizzare chi per la essa rappresentava un nemico. Emerge dalle indagini dei carabinieri di Giugliano e Arzano che oggi, coordinati dalla DDA di Napoli, hanno eseguito 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti presunti esponenti della criminalità organizzata.

Si tratta di fatti descritti anche dai collaboratori di giustizia, tra i quali figura anche Pasquale Cristiano, ex capo di un gruppo malavitoso locale. La faida, in questione, tra la famiglia capeggiata da Giuseppe Monfregolo e il gruppo criminale che Pasquale Cristiano gestiva insieme con Vincenzo Mormile, è stata innescata dall’omicidio di Salvatore Petrillo, nipote di Cristiano. Fu vittima di un agguato il 24 novembre 2021, davanti al “Roxy Bar” di Arzano, e deceduto in ospedale a Giugliano quattro giorni dopo, il 20 novembre 2021.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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