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venerdì, Aprile 19, 2024
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Operaio rapito da tre clan di camorra, accolto il risarcimento del clan

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La mossa a sorpresa ha funzionato. I ras della Vanella Grassi, degli Scissionisti di Scampia e dei gruppi di Miano, imputati per aver rapito e segregato in un garage un operaio per estorcere denaro alla famiglia, si sono visti accogliere la richiesta di risarcimento prospettata alla famiglia della vittima qualche giorno fa. L’offerta è arrivata da Gennaro Caldore, Nunzio Pecorelli, Antonio Ronga e Pasquale Concilio. I difensori avevano formalizzato il risarcimento dei danni con la parte offesa che ha formalizzato la sua accettazione della somma (circa 40mila euro). Il giudice ha espresso la sua volontà di revocare anche l’atto di costituzione di parte civile. Appuntamento ad ottobre con la requisitoria del pubblico ministero.

L’arresto dei ras coinvolti nel sequestro

Uno scenario agghiacciante. Quello emerso dall’operazione che portò lo scorso settembre all’esecuzione di tredici ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri della compagnia Vomero (leggi qui l’articolo). Gli arrestati fanno parte di diversi clan operanti nelle zone di Scampia, Miano, Piscinola, Rione San Gaetano, Marianella e Chiaiano, di qui l’ipotesi di una condivisione del progetto criminoso da parte degli esponenti delle compagini dei Lo Russo, degli Amato – Pagano e del clan Vanella Grassi con la finalità di autofinanziamento.

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Tra gli arrestati il reggente degli Amato-Pagano a Scampia

Vittima del sequestro di persona un operaio napoletano di 30 anni lontano dagli ambienti della camorra. L’uomo sequestrato a febbraio e portato in un garage. In particolare coinvolto nel rapimento un commando formato da dieci uomini armati che lo avevano accerchiato coi loro scooter mentre rientrava a casa. Il sequestro, durato diverse ore, si concluse con il pagamento da parte della famiglia di 40mila euro a fronte dei 50mila richiesti dagli aguzzini. Tra le persone coinvolte Salvatore Roselli indicato da diverse informative di polizia come l’attuale reggente del clan Amato-Pagano per Scampia. Insieme a lui anche Costantino Raia dell’omonima famiglia già colpita da un blitz lo scorso marzo contro il clan Notturno. Raia fu tirato in ballo da alcuni pentiti come protagonista di un agguato compiuto con bombe a mano contro la Vanella Grassi quando quest’ultima era retta da Antonio Mennetta.

Nel gruppo anche ras della Vanella Grassi e della mala di Miano

Tra le altre persone raggiunte da ordinanza spiccano quelle per personaggi coinvolti nel recente maxi blitz contro la Vanella Grassi. Tra essi Emanuele Mincione, cognato del ras Vincenzo Spera indicato come l’uomo designato dal boss Salvatore Petriccione a guidare il sodalizio divenuto un ‘mostro a tre teste’ (fazione Spera, fazione Grimaldi e gruppo Angrisano). In quel blitz erano rimasti coinvolti anche Nunzio Pecorelli, Giovanni Strazzulli e Nico Grimaldi, imputati per questo processo. Oltre a loro anche Nico Grimaldi, Giovanni Caldore e Pasquale Pandolfo.

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