Una celere conclusione dei lavori di riempimento della voragine apertasi con il crollo del 21 febbraio e la clemenza del meteo, onde evitare altri allagamenti come quelli del 29 febbraio e ancora il 9 marzo. Si basa su questi due fattori la speranza possesso per le oltre 20 famiglie di via Morghen 63 e via Solimena 9 di riprendere possesso delle loro abitazioni, abbandonate in fretta e furia dopo i crolli causati da infiltrazioni d’acqua dovute alla rotture delle condutture idriche. L’acqua e il fango hanno travolto non solo gli appartamenti del complesso residenziale privato delle due vie del Vomero ma anche diverse attività commerciali di fatto al momento chiuse.
I chiarimenti del tecnico del condominio
L’ingegnere Vincenzo Pagliarulo, tecnico dell’edificio facente parte dello stesso complesso residenziale vomerese di via Morghen 63 e via Solimena 9, chiarisce: «È di questi giorni la notizia – ricorda il professionista a cui i condomini hanno affidato l’incarico di supervisione- che l’Abc dovrebbe completare il riempimento della voragine su via Morghen e realizzare anche il marciapiede che è crollato in modo da consentire agli abitanti di via Morghen di poter arrivare a casa in una condizione di sicurezza». In quel frangente, aggiunge Pagliarulo, «da tecnico incaricato andrò a ispezionare singolarmente gli immobili per verificare l’eventuale presenza fessurativa all’interno del condominio».
Nel frattempo, prosegue l’ingegnere, «la ditta incaricata dal condominio sta continuando a rimuovere fanghi e detriti e anche l’altro materiale riscontrato nelle ultime piogge, soprattutto di quella di sabato 9 marzo, con il conseguente ritardo dei lavori e il rientro in casa. Domenica mattina (10 marzo, iieri ndr.) Abc ha sostituito il tratto fognario danneggiato e se non ci saranno altri danneggiamenti, i tempi potrebbero accorciarsi».
Ipotizzare date è ancora prematuro ma contando sullo stop di questo periodo così piovoso, la tabella di marcia potrebbe subire un’auspicata accelerazione.
L’amarezza di residenti e commercianti
Dai fatti del 21 febbraio gli appelli al Comune di Napoli, ad Abc, alla Protezione Civile e agli altri enti interessati a imprimere una svolta da parte degli abitanti sgomberati e degli esercenti si sono moltiplicati. Ancora in queste ore sia chi abita in via Solimena 9 che in via Morghen 63 ed ha le attività nelle stesse arterie e dintorni, non troppo convintamente sperano in un ritorno alla normalità nei prossimi giorni o settimane.
«La situazione è tragica sia per noi commercianti che per chi è stato sgomberato, con qualcuno costretto a pagare un b&B» affermano dalla pizzeria Troisi mentre i titolari raccolgono i barattoli di pomodori, conserve e altri prodotti frantumatisi dopo le recenti nuove cadute di detriti. L’impatto devastante, ha complicato ancora di più i piani. «I tempi di riapertura erano già indefiniti prima, ora sembrano non esserci spiragli. E in tutto questo, brancoliamo nel buio» chiosano dalla pizzeria.
Dalla carrozzeria e rivendita auto Gruppo Colotti di via Solimena arriva una nuova messa in guardia da parte del titolare, Luigi Colotti: «Il muro nei pressi di via Bonito è pericolante. Le infiltrazioni lo hanno reso fragile e il prossimo a cadere sarà proprio questo muro. Anche l’edificio dove ci troviamo noi è ammalorato. I lavori non sono sufficienti, mancano le capacità di risolvere realmente il problema».
«Quanto sta succedendo è gravissimo, soprattutto quello che è successo sabato, con la nuova rottura della conduttura idrica di via Morghen. C’è tanta preoccupazione» sintetizzano i residenti del Vomero, quartiere il cui prestigio è stato superato dalla fragilità, peraltro già pienamente visibile.