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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Umberto Chiariello a pranzo con De Laurentiis: “Mi ha rivelato tante cose…”

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Nel corso dell’editoriale su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha parlato anche della questione strutture dopo aver incontrato il presidente De Laurentiis domenica a pranzo: “Non credo di aver pranzato con Totò Riina ed in località segreta, ma alla luce del sole da Ciro a Mergellina e con il Presidente del Napoli, perché non ho nulla da nascondere. D’altronde quante interviste si fanno a tavola? Gli ho telefonato per avere lumi sulle sue esternazioni su Bagnoli che hanno spiazzato me come tutti, presumo.

E lui mi ha detto: raggiungimi a pranzo che ne parliamo. Non ho perso certo l’occasione per avere informazioni dirette da uno dei due protagonisti in campo, mentre un mio caro collega andava nello stesso tempo ed alla stessa ora a parlare con i responsabili di Bagnoli per avere l’altra fonte (l’abbiamo concertato). Le conclusioni che ho/abbiamo tratto (dal combinato disposto) sono dal mio punto di vista in parte interessanti e positive: 1) stavolta ho davvero l’impressione netta che De Laurentiis voglia fare le strutture e che non siano chiacchiere, l’ho trovato molto determinato. Impressioni, forti ma impressioni, ripeto: non firmo col sangue per nessuno; 2) il Centro Sportivo (che è la cosa che mi interessa di più) si farà finalmente, con i campi del settore giovanile e Primavera inclusi, foresteria etc. Già questo mi basta da napoletano e tifoso del Napoli per essere molto contento; 3) che abbiamo riscontri da entrambe le parti che il Centro Sportivo si potrà fare a Bagnoli con i tempi detti, essendo la bonifica già avviata per la zona individuata per il Centro, cioè con la posa della prima pietra fra 18 mesi o giù di lì; 4) che per lo Stadio è tutto invece molto magmatico ed una partita tutta da capire.

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A suo dire De Laurentiis non sembra più interessato a ristrutturare il DAM (se poi lo dice per motivi tattici non lo so, e non credo certo a tutto quello che mi viene detto), perché il suo architetto di riferimento Zavanella, che sta lavorando ai progetti, glielo sconsiglia vivamente per costi e tempi e soprattutto perché per 3 anni De Laurentiis dovrebbe trovare dove giocare lontano da Napoli (si parla pure in alternativa di capienza molto ridotta con lavori in corso, con poco più di 10.000 persone). Poiché De Laurentiis ha parlato con Invitalia e il Ministro Fitto, ritiene possibile fare lo stadio a Bagnoli (lasciamo perdere le coreografie hollywoodiane), e se pure ci volessero 5 anni per la bonifica, nel frattempo ha ancora 7 anni di convenzione per il DAM. Insomma, sarebbe disposto ad aspettare. Se a Bagnoli invece non glielo fanno fare per mille motivi (legittimi di correttezza amministrativa e politici per il problema di non sapere poi che farsene del DAM, capisco la posizione delicata del Sindaco), lui mi ha sorpreso dicendo che comunque lo va a fare ad Afragola, perché lo stadio per davvero lo vuol fare, e ad Afragola ha tutto per farlo. Bugia? Verità? Tattica per avere il Maradona? Io faccio il giornalista e non ho la sfera di cristallo. Registro quanto sento. E registro le posizioni e dico l’idea che mi sono fatto: sul Centro Sportivo vedo convergenze, sullo stadio no. Ma registro anche una sua forte volontà stavolta di fare le strutture e con i soldi suoi, l’ha ribadito più volte (volontà che negli anni scorsi non aveva mai manifestato così decisamente, anzi mi disse anni fa che non intendeva investire sul centro giovanile ed io gli espressi il mio dissenso).

Dico anche che la posizione del Consiglio Comunale e del Sindaco non la trovo lungimirante: se loro si preoccupano di rendere lo stadio agibile per gli Europei conservando la pista di atletica come l’Olimpico di Roma, lo possono fare e riuscirci anche, e probabilmente non serve l’aiuto di De Laurentiis. Ma non capiranno mai che Napoli non ha solo bisogno di uno stadio agibile che è il frutto di toppe su toppe messe ad uno stadio più che sessantenne che ha problemi strutturali (copertura, terzo anello, disabili, esterno stadio, parcheggi sotterranei, etc.). Ma devono capire che il Napoli ha diritto ad avere uno stadio di calcio (con tribune a ridosso del campo) di livello europeo con parcheggi, Museo, skybox. E che questo porta indotto lavorativo e turismo, cioè beneficio a tutta la città. E se il Maradona resterà uno stadio non pensato per il calcio, De Laurentiis se ne farà uno suo, e rischiano di rimanere col cerino (o crisuommolo? Il DAM) in mano. Forse è Afragola l’ipotesi più probabile? Allo stato, forse sì. Questo è quello che ho tratto e di cui mi sono convinto, guardandolo negli occhi davanti ad una semplice spigola ed un bicchiere di falanghina (lui è molto morigerato nel mangiare ed ha costretto anche me ad esserlo, contrariamente alle mie abitudini ). Ora lapidatemi pure. A proposito, confermo: ho leccato, lo confesso. Le dita davanti al baba’ al rum (confesso, alla fine ho sgarrato)”.

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