Si è celebrato questa mattina il processo con il rito abbreviato a carico dei due giovani giuglianesi accusati di aver rapinato una gioielleria di Santa Maria Capua Vetere. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna per entrambi gli imputati: 6 anni per Rendola Giuseppe e 5 anni e 4 mesi per Nave Vincenzo.
I fatti risalgono al settembre del 2015 quando i due giovani, armati di una pistola, fecero irruzione presso una gioielleria situata al corso Aldo Moro di Santa Maria Capua Vetere. Il gioielliere fu colpito con il calcio della pistola e lasciato esanime a terra. Razziarono a le casse e la cassaforte per poi dileguarsi a bordo di una vettura rubata. Le accuse, infatti, sono gravissime: rapina in concorso aggravata, porto e detenzione di una pistola marca Beretta, ricettazione di autovettura, lesioni aggravate, detenzione di proiettili. Rendola è difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, Nave Vincenzo è difeso dall’avvocato Gaetano D’Orso del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Il processo è stato rinviato al 21 Maggio prossimo per la lettura della sentenza.
I due giovani sono detenuti a Poggioreale anche per precedenti rapine aggravate.