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martedì, Aprile 23, 2024
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Sei regioni rischiano il ritorno in zona gialla dopo l’aumento dei contagi

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L’aumento dei casi di coronavirus torna a far parlare di zona gialla per diverse regioni. Ad oggi tutta Italia è bianca ma i dati potrebbero causare un cambiamento del colore. Secondo il Decreto la zona gialla scatta al raggiungimento simultaneo di tre indicatori considerati cruciali per la gestione della pandemia. L’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti deve essere uguale o superiore a 50 casi. Il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari deve superare il 15%. Infine quello nelle terapie intensive il 10%.

Secondo i dati Agenas i territori che più si avvicinano alla zona gialla sono il Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano: superati già due parametri su tre. Le terapie intensive sono occupate al 14% e i reparti ordinari al 13%. L’incidenza, calcolata solo sui primi due giorni della settimana, è di 53,37 casi ogni 100mila abitanti

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Con l’avvicinarsi del rischio zona gialla, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga (in foto) ha aperto all’idea di restrizioni solo per i non vaccinati. “Chi si è protetto, ha partecipato alla campagna vaccinale, limita le ospedalizzazioni, salvaguarda il sistema di sanità pubblica non può pagare un prezzo di cui non ha nessuna colpa, perché ha creduto nella scienza e nello Stato“, ha detto Fedriga.

I NUMERI COVID, NELLE ALTRE REGIONI

Preoccupano anche i numeri della provincia autonoma di Bolzano. Qui, le terapie intensive sono appena al di sotto della soglia critica, al 9%, così come i reparti ordinari (14%). L’incidenza, tra lunedì 15 e martedì 16 novembre, è stata di 70,59 casi ogni 100mila abitanti Altre regioni si avvicinano alla zona gialla.

Nelle Marche, i posti letto in terapia intensiva sono occupati al 10%, quelli nei reparti ordinari al 7%. Guardando solo alle aree ospedaliere critiche, i territori con numeri alti sono anche  Lazio (8%) e Abruzzo (7%). Per quanto riguarda le aree mediche ordinarie, le percentuali di occupazione più vicine alla soglia critica si registrano in Calabria (12%) e in Sicilia (10%). In zona gialla tornerà l’obbligatoria la mascherina anche all’aperto.

DE LUCA E I NO-VAX

Lockdown per i non vaccinati? “Sarebbe il minimo” risponde il governatore campano Vincenzo De Luca a chi gli chiede di commentare la richiesta di misure più stringenti avanzate dai governatori del Nord. “Cominciamo a capire – prosegue – qual è la ricaduta negativa di atteggiamenti irresponsabili che abbiamo conosciuto in queste settimane. L’irresponsabilità di chi finge di scambiare per libertà democratica, quella che si chiama irresponsabilità”. In precedenza De Luca aveva liquidato la cosa con una battuta: “Ci rimane solo il napalm o il lanciafiamme”.

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