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venerdì, Aprile 19, 2024
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Dalle discoteche alle mascherine, tutte le regole Covid che possono cambiare da domani

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Le regole attualmente vigenti erano state introdotte con il decreto Festività, entrato in vigore il 24 dicembre in vista di Natale e Capodanno. In particolare, potranno tornare a riaprire le sale da ballo. Così come si potrà tornare ad organizzare feste e concerti in piazza. Si tratta di  provvedimenti presi con l’imminenza del Capodanno e il timore dei veglioni che potevano innescare contagi. Dalla stessa data, infine, dovrebbe cadere l’obbligo di mascherine all’aperto in zona bianca.

Il condizionale, però, è quanto mai d’obbligo, visto che non è escluso che il governo proroghi i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino cioè al 31 marzo quando scadrà anche lo stato di emergenza. La speranza dei gestori delle discoteche e degli organizzatori di eventi – che sono riusciti a riaprire per appena un paio di mesi dopo il lockdown – resta comunque quella di poter tornare a riaprire i battenti pur nel rispetto delle norme, compreso l’obbligo di Green pass che, proprio dall’1 febbraio, cambierà la sua durata passando dagli attuali 9 ai 6 mesi. A decidere però sarà comunque il consiglio dei ministri che, salvo sorprese, dovrebbe tornare a riunirsi lunedì prossimo.

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Occhio alle nuove regole

Sul tavolo ci sarà anche il prossimo decreto per rinnovare le regole su scuola, colori delle zone e quarantene. La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e governatori, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette. Da oggi, infatti, chi ha il Super Green pass rientra dall’autosorveglianza senza dover fare il tampone mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma altro potrebbe arrivare dal prossimo Cdm, come l’allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all’andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli. Restano critici presidi e sindacati che lamentano una «insostenibile gestione dei casi di positività».

«La situazione non è più sostenibile – tuona il leader della Flc Cgil -. Occorrono una risposta immediata da parte del Ministero e una regia nazionale, da noi più volte invocata, che assicuri uniformità a tutte le procedure regionali. E inoltre che tenga conto della reale situazione di criticità delle Asl e che semplifichi concretamente gli adempimenti delle scuole».

 

 

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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