Una differenza di carattere notevole, percepita anche dagli stessi affiliati. “Se ci fosse stato Enzo a dirigere il clan la faida di Scampia non sarebbe mai esistita”. Basta questa frase per far capire la diversità tra Cosimo Di Lauro e suo fratello Enzo. Il primogenito, che ereditò il clan dopo l’arresto del padre Paolo, diede inizio ad una lunga guerra di camorra con gli Scissionisti. Il carattere impetuoso di Cosimino era noto a tutti, decise di non sedersi a tavolo con gli spagnoli ma di fargli guerra, che portò una lunga scia di sangue in entrambi i clan. Enzo è invece descritto dagli affiliati un altro modo. Vincenzo Gatta sottolineava come Vincenzo Di Lauro, a differenza del fratello Cosimo ritenuto spavaldo e fanatico, fosse molto più intelligente e capace di stringere rapporti “si sedeva a tavola”, evidentemente di natura mafiosa ovvero economica con diversi soggetti: ” … È stato sempre un poco fanatico! Invece Enzuccio (DI LAURO Vincenzo ndr) è proprio il medico proprio! … ” … ” … Hai capito? Enzuccio per esempio … è un dottore di detto e di fatto! Di tutte cose! … ” … ” … A parte a livello di intelligenza. Un ragazzo intelligente … un ragazzo che si sedeva a tavola con tutti quanti … “.
A dimostrazione di questa differenza di carattere un episodio risalente al 2015. Enzo dopo che uscì dal carcere aveva convocato, tramite suo fratello Salvatore, tale Marco, al quale porgeva le proprie scuse per conto del fratello, reo di averlo allontanato, probabilmente durante il periodo della faida, dalla zona di “Miezz’all’Arc” costringendolo a ripiegare nel comune di Melito. Scuse che suo fratello Cosimo non avrebbe mai fatto.