Stamattina i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata hanno dato esecuzione – come sviluppo di indagini dirette dal Dott. Roberto Ceroni della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo – a un decreto di sequestro preventivo di beni per complessivi di 4,8 milioni di euro, emesso dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale felsineo – Dott.ssa Grazia Nart, nei confronti di 4 persone di origine campana.
L’operazione di servizio – condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Bologna – costituisce l’esito di articolate investigazioni culminate, il 6 marzo 2024, nell’arresto dei responsabili, indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Estorsione all’imprenditore
L’attività delittuosa – perpetrata in danno di un imprenditore bolognese attivo nella logistica e nei trasporti – sarebbe consistita nella cessione, a titolo oneroso, di un credito I.V.A. fittizio detenuto da una società riconducibile ai soggetti indagati. Tale “proposta commerciale” è stata “avanzata” avvalendosi del “metodo mafioso”, ovvero in virtù della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e omertà derivanti, per alcuni di loro, dalla vicinanza ad appartenenti ad un clan di camorra.
Successivamente all’arresto, gli investigatori hanno dato corso – su impulso della locale Autorità Giudiziaria – ad accertamenti patrimoniali volti a ricostruire il profilo economico-finanziario di ciascun indagato, oltreché a individuare eventuali beni da sottoporre a sequestro.
Sequestro da 4 milioni di euro
Il Tribunale di Bologna – alla luce delle nuove risultanze investigative e accogliendo le richieste avanzate dall’Autorità Giudiziaria inquirente – ha emesso un provvedimento cautelare di natura reale con il quale ha disposto il sequestro preventivo di denaro, beni e utilità fino all’ammontare complessivo di 4,8 milioni di euro.
Tra i beni sequestrati vi è l’intero compendio aziendale di due società preposte alla gestione di altrettante strutture ricettive a Montecatini Terme. L’articolata attività operativa testimonia, ancor più, il costante e fattivo impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla criminalità economica e organizzata che consente di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale per salvaguardare imprese e cittadini onesti.