giovedì, Luglio 17, 2025
HomeCronacaSequestri e rapimenti a scopo estorsivo e intimidatorio, la nuova tecnica della...

Sequestri e rapimenti a scopo estorsivo e intimidatorio, la nuova tecnica della camorra napoletana

L’episodio del rapimento lampo che ha visto coinvolto stamattina un 15enne a San Giorgio a Cremano desta molta preoccupazione, soprattutto per la metodologia utilizzata. Quella del sequestro, infatti, è una tecnica che negli ultimi mesi si sta diffondendo nei clan della camorra napoletana.

L’episodio del 15enne

Stava, come ogni mattina, andando a prendere la sua auto cilindrata 50 per andare a scuola quando è stato avvicinato da più persone che lo hanno incappucciato e caricato di forza su un furgone bianco. La scena però è stata notata da qualcuno nelle vicinanze ed è subito scattato l’allarme per un rapimento durato diverse ore ai danni di un ragazzino di quindici anni. E’ successo a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. L’adolescente è il figlio di un imprenditore della zona e per questo si ipotizza un sequestro a scopo di estorsione anche se tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti. Il ragazzo è stato trovato dalla Squadra mobile di Napoli che indaga sul caso coordinata dal pm della Dda Henry John Woodcock, sta bene ed è in un posto sicuro. Trovato anche il furgone, provento di furto. Secondo alcuni testimoni, il 15enne è stato rapito in strada mentre recuperava la sua auto 50 non lontano dalla sua abitazione, mentre si recava a scuola. Incappucciato, il ragazzino – figlio di un imprenditore della zona – sarebbe stato caricato a bordo di un furgone bianco che si sarebbe allontanato rapidamente dal luogo dei fatti.

I precedenti sequestri della camorra napoletana

Negli ultimi mesi polizia e carabinieri hanno scoperto a Napoli diversi episodi di rapimenti riusciti o tentati, sia a scopo estorsivo che intimidatorio. A utilizzare questa tecnica sono soprattutto i clan dell’area Est di Napoli, in particolare i Mazzarella. Ma anche i Contini e le cosche delle Case Nuove hanno utilizzato questa metodologia.

Lo scorso ottobre furono scoperti due sequestri di persone:  due i soggetti che sono stati imprigionati in una delle abitazioni popolari nella zona delle case nuove, picchiati e torturati a scopo estorsivo.

Due episodi, che vanno ricondotti – in ordine di tempo – al reggente del clan Contini, da un lato; e a un gruppo di soggetti legati al clan Mazzarella, dall’altro. Due gruppi legati a vario titolo alla camorra – hanno sequestrato due vittime e le hanno torturate.
In un caso l’uomo fu sequestrato per una dozzina di ore e ridotto in fin di vita, fu poi scaricato all’esterno dell’ospedale napoletano Fatebenefratelli.

Un altro soggetto fu sequestrato per trenta ore e sottoposto a violento pestaggio  alle Case nuove. Altri soggetti legati al clan Mazzarella e De Luca-Bossa sequestrarono il figlio dell’ex compagna del pusher che non pagava la droga. Nell’archivio emerge anche il sequestro di un’impiegata di una dittà di pulizie per estorcere notizie.

Insomma una deriva pulp della camorra napoletana che non risparmia nemmeno i ragazzini minorenni.

Sequestro lampo tra Napoli e S. Giorgio, ritrovato il 15enne Mattia: aperta un’inchiesta

Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma