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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Si torna all’ora solare, lancette un’ora indietro dal 30 ottobre: bocciata l’ipotesi abolizione

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Nella notte tra il 29 e 30 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare. Le giornate si accorceranno ma in compenso dormiremo un’ora in più. Tra sabato e domenica, quindi, bisognerà ricordarsi di spostare le lancette dell’orologio indietro di 60 minuti, dalle 03.00 alle 02.00. I cellulari lo fanno già in automatico, bisognerà quindi ricordarsi di apporre la correzione solo sulle sveglie analogiche. L’ora solare resterà in vigore fino a fine marzo 2023, quando le giornate torneranno ad essere più lunghe. In quella data ci sarà nuovamente il cambio.

L’appello per abolire l’ora solare

Mai come quest’anno il tema dell’abolizione del cambio d’orario è tornato fortemente d’attualità, a causa soprattutto dei forti aumenti riscontrati in bolletta. A lanciare un appello è stata la Società italiana di medicina ambientale (Sima), secondo la quale converrebbe adottare l’ora legale in modo permanente per risparmiare sull’energia. “Eliminare il passaggio all’ora solare”, aveva spiegato il presidente Alessandro Miani, “consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”.

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Ad ogni modo, l’ipotesi è stata valutata abbastanza scetticamente dal ministro dello sviluppo economico Cingolani, secondo cui “non sembra esserci un particolare vantaggio” da un punto di vista energetico, “perché quell’ora che si guadagna la sera, molto probabilmente la si perde la mattina”. In più, ha aggiunto, “se non ci si muove unanimemente ci sono dei problemi non da poco sul fatto che cambiano gli orari al confine”. Difficilmente, quindi, la proposta di adottare l’ora legale in maniera permanente andrà in porto.

La storia dell’ora solare e legale

L’idea di spostare avanti le lancette per sfruttare al meglio la luce solare del mattino e diminuire i consumi di energia elettrica nacque per risparmiare la luce delle candele alla sera. Infatti, già nel 1784 Benjamin Franklin, scienziato, inventore del parafulmine, e politico statunitense, pubblicò la sua idea sull’utilità, in termini di risparmio, di “spostare il tempo”.

Tuttavia solo durante la Prima guerra mondiale che il nuovo sistema orario viene adottato. A causa della scarsità di carbone, le autorità tedesche decidono infatti di far avanzare l’orario per risparmiare su illuminazione e riscaldamento.

Alle ore 23:00 del 30 aprile 1916 che le lancette degli orologi si spostarono in avanti di un’ora per la prima volta. Tre settimane dopo anche la Gran Bretagna adottò l’ora legale.  Così a seguire fecero anche il resto dei paesi dell’Europa e gli Stati Uniti. Poco dopo la fine della guerra, nel 1920, abbandonarono l’abitudine. La stessa ripresa poi durante la Seconda guerra mondiale, per arrivare, con varie modifiche di periodo (più o meno lungo), fino ai giorni nostri.

Nell’estate 2018 il Parlamento europeo approvò l’abolizione dell’obbligo per gli Stati membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno. Ogni Stato è quindi libero di decidere entro aprile 2021 se adottare per sempre l’ora legale, quella solare o continuare ad alternarle.

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