A tre giorni dalla partita che ha portato il Napoli a battere la Juventus per 3:1 ancora non si placano i fermenti di chi ritiene la nostra una vittoria immeritata. Da ieri, però, sono partiti anche i provvedimenti disciplinari contro la società sportiva. A prendere le decisioni è stato il Giudice Sportivo dott. Gianpaolo Tosel, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Eugenio Tenneriello, a seguito di una riunione svoltasi il 29 ottobre 2007. Al termine dell’incontro i vertici hanno stabilito un’ammenda di 25mila euro da addebitare, con annessa diffida, alla Società Sportiva Calcio Napoli. Tra le motivazioni addotte rientrano i cinque bengala caduti nel recinto di gioco a partita ancora in corso, lo striscione con “epiteto ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria” (cito il comunicato di Tosel, ndr.) comparso al 42° minuto. In ultimo compare il non ancora ben precisato lancio, all’interno del campo di gioco, di u oggetto “di piccole dimensioni” che ha colpito un operatore televisivo arrecandogli una “lieve abrasione” al volto. Ad essere colpito dalle sanzioni post gara è anche il numero 25 del Napoli, Marcelo Danubio Zalayeta , squalificato per due giornate di gioco per aver- filmati alla mano- simulato il fallo da cui è scaturito il secondo rigore. Fino a ieri la Società Calcio Napoli non era ancora intervenuta con reclami ma, oggi, la suddetta società informa che “avendo acquisito ieri in tarda serata nuovi elementi a discarico di Zalayeta, presenta reclamo d’urgenza avverso le due giornate di squalifica comminate al calciatore”.
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