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sabato, Aprile 27, 2024
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Il satellite Ers-2 in caduta libera verso la Terra, dove potrebbe schiantarsi al suolo

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Occhi puntati al cielo questa sera intorno alle 18:20 per vedere a occhio nudo e salutare un’ultima volta il satellite europeo Ers-2 in caduta libera sulla Terra, prima del rientro in atmosfera previsto per mercoledì 21 febbraio. Lo comunica l’Agenzia spaziale europea con un post sulla piattaforma X, in cui pubblica le mappe con la traiettoria che il satellite percorrerà stasera sorvolando i cieli dell’Europa centrale e dell’Italia, da sud verso nord.

Il satellite Ers-2 inattivo già dal 2011

Il satellite della NASA Ers-2 ha iniziato la sua funzione di ricerca nello spazio nel 1995 restando attivo per circa 16 anni, la sua funzione era quella di raccogliere informazioni preziose sul buco dell’ozono e su altri gasi inquinanti in atmosfera. La funzione del satellite è terminato nel 2011, allora si era deciso di deorbitarlo in modo controllato, con un movimento di circa 66 manovre, in modo tale che non si disperdessero detriti nello spazio.

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Le manovre hanno consumato il carburante residuo del satellite ed abbassato la sua altitudine media da 785 a 573 chilometri, per ridurre il rischio di collisione con altri satelliti o detriti spaziali e per garantire che l’orbita decadesse abbastanza velocemente da consentirgli di rientrare nell’atmosfera terrestre entro 15 anni. Il momento è ora arrivato, preannunciato nei giorni scorsi dalle immagini dei ‘ruzzoloni’ spaziali che Ers-2 ha compiuto durante la sua caduta libera e dall’ultimo passaggio visibile, nella serata di martedì, nei cieli dell’Europa centrale.

Una caduta iniziata in modo totalmente incontrollato

La discesa del satellite però al contrario delle previsioni è iniziata in modo totalmente incontrollato. L’Agenzia Spaziale  Europea prevede l’arrivo del satellite per la sera di oggi, mercoledì 21 febbraio, con un ampio margine di incertezza dovuto all’influenza dell’attività del Sole, sempre molto variabile, che condiziona la resistenza dell’atmosfera.

Idealmente secondo le ultime previsioni dell’Esa aggiornate, si prevede che il satellite potrebbe atterrare nella serata di mercoledì 21 febbraio intorno alle 21:53,  ora italiana, ma potrebbe avere un margine difettivo di otto ore. Il relitto spaziale, che è ormai scarico di carburante pesa all’incirca 2.300 chilogrammi, la maggior parte della struttura brucerà nell’atmosfera nella sua discesa, ma è molto probabile che alcuni pezzi non lo faranno ed arriveranno ad impattarsi sulla Terra.

Le zone in cui il satellite potrebbe atterrare

Questi detriti del satellite che sopravvivranno avranno rischi, associati alla loro caduta al suolo, “molto bassi”. L’Esa rassicura così: “In genere per un satellite di questa massa si stima che il rischio che una persona sia colpita da un detrito è pari a 1 su 10.000: una probabilità bassissima, che va spalmata sui miliardi di persone di tutto il mondo che verranno sorvolate dal satellite in caduta”. 

Ma resta un altro dubbio. Dove potrebbero cadere i resti di questo satellite? Questo è difficile da prevedere, tenendo conto che il satellite compie un’orbita completa intorno al pianeta, tutta la Terra sarebbe potenzialmente interessata, considerando però una probabilità del 55% che cada sui mari (60% se considerato anche l’Antartide).

Per quanto riguarda l’Italia sembra che al momento, secondo le statistiche e l’orario proposto, la penisola dovrebbe trovarsi fuori dal campo di caduta del satellite.

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