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sabato, Aprile 27, 2024
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Caldo record a Rio de Janeiro, percepiti 62,3 gradi: è la temperatura più alta degli ultimi 10 anni

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Rio de Janeiro ha segnato domenica mattina alle 9:55 locali (le 13:55 italiane) il record di temperatura percepita, schizzata a 62,3 gradi.

Si tratta del livello più alto mai registrato nella metropoli brasiliana dal 2014, quando sono iniziate le misurazioni. La rilevazione è stata eseguita nel quartiere di Guaratiba. Il Brasile sta attraversando una nuova ondata di caldo soffocante e i meteorologi prevedono che il solleone continuerà almeno fino a mercoledì, giorno in cui inizia l’autunno nell’emisfero australe.

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Il Marocco fa “concorrenza” al Brasile, registrati oltre 40 gradi a Marrakech

Mentre in Marocco, dove nel weekend si sono registrati oltre 40 gradi, rubinetti a secco per la siccità a Marrakech. Il centro storico e la città nuova sono a secco per quelli che la Radeema, l’agenzia di distribuzione dell’acqua e dell’elettricità, definisce via social in un post, “disservizi”. Senza alcun preavviso e con un’impennata di caldo che ha portato la temperature oltre i 40 gradi, lo scorso weekend, i rubinetti hanno smesso di rilasciare acqua nella notte, per gli oltre 3mila chilometri di rete urbana di tubature.

Il Marocco sta affrontando una pesante crisi idrica, aggravata da sei anni consecutivi di persistente siccità. La situazione è così critica da meritare riunioni governative di urgenza, perché si ripercuote sull’approvvigionamento idrico, mettendo in pericolo la vita quotidiana di milioni di cittadini, soprattutto in alcune regioni del Paese.

Rubinetti a secco per la siccità in Marocco, le riserve idriche hanno raggiunto livelli critici

La diga di Al-Massira, per esempio, il secondo bacino idrico più grande del Paese, situato a 120 chilometri a nord di Marrakech, è secco, all’1% del suo potenziale. Per trovare l’acqua oltre la diga bisogna ora percorrere almeno due chilometri.

Da settembre, le precipitazioni sono in calo del 70% rispetto alla media, aveva spiegato il 16 gennaio il ministro dell’Approvvigionamento e dell’Acqua Nizar Baraka. Dagli Anni ’60 non si vedeva una situazione simile, secondo la Direzione generale di meteorologia; inoltre, il 2023, ha vissuto cinque ondate di caldo successive, tra cui un record assoluto di 50,4 °C ad Agadir in agosto. Il rialzo delle temperature fa aumentare di conseguenza l’evaporazione dell’acqua nelle dighe, che ora sono piene solo al 23%.

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