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sabato, Aprile 27, 2024
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Schiaffo al volto e lo uccide, arrestato un ragazzo di 18 anni: incastrato da un video

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Un uomo di 57 anni dopo aver ricevuto, in una Piazza di Catania, uno schiaffo al volto da parte di un ragazzo di 18 anni, si è accasciato a terra e dopo due giorni in ospedale è morto. 

La reazione inaspettata poi la morte

Si è verificato a Catania il 30 luglio scorso in Piazza Nettuno, un evento alquanto ambiguo. Un ragazzo di 18 anni avrebbe, senza rendersene conto e senza averne la spregiudicata intenzione, dopo una lite fraudolenta, ucciso un uomo di 57 anni. Ciò che contrassegna in modo fittizio e impreciso le coordinate di questo omicidio è testimoniato dal gesto compiuto dal giovane ragazzo. Le sue azioni hanno infatti condotto il 57enne alla fine dei suoi giorni. Secondo la ricostruzione dei fatti in seguito ad uno schiaffo somministrato con ponderante violenza, l’uomo accasciandosi a terra ha risentito di un trauma cranio-encefalico che l’ha condotto alla morte.

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La formulazione delle accuse per omicidio

Dopo aver reperito le prove necessarie, il 18enne Domenico Roberto Sciuto ha ricevuto come sanzione per i suoi comportamenti un mandato di arresto. Gli agenti di polizia della squadra mobile hanno effettuato l’incarcerazione in esecuzione di un’ordinanza cautelare promulgata dal Gip con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Tale provvedimento ha ricevuto numerose contestazioni, tra i principali oppositori emerge la Procura di Catania.

La ricostruzione degli eventi

Il luogo in cui è avvenuto l’omicidio è collocato sul lungomare Ognina di Catania in piazza Nettuno, nei pressi di un’area adibita con giochi per bambini. Dopo che l’uomo aveva subito tale violenza una famiglia che si trovava lì nei paraggi, notando in lontananza il 57enne che dolorante si trovava a terra mentre cercava di trascinare il proprio corpo e di aggrapparsi allo schienale di una panchina fallendo ad ogni tentativo, ha lanciato l’allarme. Dopo la segnalazione l’uomo ha ricevuto soccorso in ospedale eppure i medici non hanno potuto fare nulla per evitare la sua morte avvenuta dopo due giorni dal ricovero. In seguito all’autopsia, gli impiegati sanitari hanno stabilito che le cause del decesso erano da ricondurre ad trauma cranio-encefalico.

L’intervento della polizia rispetto l’omicidio

Dopo aver appreso le informazioni dell’autopsia, la polizia ha indagato rispetto gli eventi  precedenti. Grazie, infatti, alla visione delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona, hanno individuato la vittima e il 18enne. Da queste ripresa hanno desunto che tra i due fosse in atto una lite per motivazioni non evidenti. Quando il litigio ha iniziato a prolungarsi il ragazzo ha reagito con violenza. Ha poi gettato sull’uomo già dolorante un secchio d’acqua, dopodiché l’ha accompagnato vicino ad una panchina e si è allontanato. In merito agli atti commessi e all’identificazione del giovane ragazzo in Sciuto la polizia ha proceduto con l’incarcerazione.

 

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