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venerdì, Marzo 29, 2024
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PONTE RICCIO, MALTEMPO E DISAGI

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di GIOVANNI D’ALTERIO




Mattinata di tensione ieri per le proteste degli abitanti di Via Trenga a Ponte Riccio a Giugliano. Una cinquantina di donne esasperate, dopo avere per alcune ore realizzato un blocco stradale all’interno dell’area industriale, hanno inscenato una manifestazione all’interno del municipio. Il motivo della protesta è un problema che si trascina oramai da diversi anni. L’abitato di Via Trenga è composto da un centinaio di case. L’unica via d’accesso al quartiere è attraverso il sottopasso del ponte della Ferrovia che collega Napoli a Roma via Villa Literno. Quest’ultimo è sottoposto di alcuni metri alla strada, così che bastano poche gocce d’acqua per allagarlo e renderlo impraticabile ai pedoni per settimane. Un po’ di pioggia in più e non possono attraversarlo neanche le auto. Da tempo gli abitanti del quartiere protestano chiedendo al Comune di garantire un idoneo accesso al quartiere, realizzando una strada che consenta anche il passaggio di ambulanze ed automezzi dei vigili del fuoco che non possono accedere al quartiere attraverso il sottopasso per le ridotte dimensioni di quest’ultimo.
A scatenare la protesta di ieri, l’ennesimo allagamento che ha costretto molti degli abitanti di Via Trenga a rimanere a casa. È stato necessario l’intervento di una autobotte dei vigili del fuoco per rendere nuovamente praticabile la strada. «Siamo stanchi ed esasperati – denuncia Rosanna De Marco, vicepresidente del Comitato civico Ponte Riccio -. Da anni ci battiamo per ottenere una strada che ci consenta di entrare ed uscire dalle nostre case che piova o ci sia il sole». Concorde con lei Bassem Njum, un imprenditore palestinese da anni residente nel quartiere ed anche lui dirigente del Comitato Ponte Riccio: «Altrove perché la pioggia divenga fonte di preoccupazione occorre che piova per giorni, con forte intensità. Da noi bastano pochi minuti per dover rinunciare ad uscire, andare a scuola o al lavoroo. In caso di incidente o di incendio non sarà possibile ricevere alcun soccorso, perché non è possibile essere raggiunti da ambulanze o vigili del fuoco».
La situazione è di particolare gravità, ma potrebbe avere una soluzione in tempi rapidi. Grazie alle battaglie compiute dal Comitato Ponte Riccio, lo scorso anno fu infatti prevista la realizzazione di una strada che consenta l’ingresso al quartiere direttamente dalla Circumvallazione esterna. L’ufficio tecnico comunale sta ora redigendo il progetto. Rifondazione Comunista, attraverso i gruppi consiliari comunali ed alla circoscrizione Lago Patria ha invitato il Sindaco ad accelerare i tempi previsti per l’intervento.


IL MATTINO 29 NOVEMBRE 2003

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