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lunedì, Giugno 17, 2024
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NAPOLI: IN VENDITA LE CASE DI EDILIZIA POPOLARE
Il provvedimento riguarda anche gli alloggi di Villaricca, Giugliano e Melito

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VILLARICCA. In vendita le case di Edilizia pubblica residenziale (Erp) cioè quelle popolari che si trovano in tutti i quartieri della città: da Scampia a Secondigliano passando per Fuorigrotta e anche in centro e nella periferia orientale. Per la gran parte si tratta delle case della ricostruzione. L’assessore Ferdinando Balzamo, infatti, ha preparato la delibera (entro due settimane sarà approvata dalla giunta) con la quale si darà via libera al secondo pezzo della dismissione del patrimonio immobiliare. La parola poi passerà al Consiglio comunale e quindi alla giunta regionale che dovrà dare l’ultimo semaforo verde. Una scalata politico-amministrativa che si annuncia agevole, visto che il principio della dismissione del patrimonio è passato ormai più di due anni fa. Ed è già finito sul mercato (le lettere sono nelle mani degli inquilini che potranno far scattare il diritto di prelazione) il cosiddetto patrimonio disponibile non strategico, con il quale palazzo san Giacomo conta di incassare una cifra intorno ai 50 milioni di euro. In vendita finiranno 13mila delle 33mila unità immobiliari facenti parte del patrimonio Erp dal valore di 530 milioni di euro. Si tratta di 10mila 200 case e 2800 fra negozi e depositi situati sì in periferia e in centro, ma anche in territorio non cittadino. Acerra, Brusciano, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Cercola, Giugliano, Melito, Pomigliano, Quarto, San Michele, San Paolo Belsito, San Vitaliano, Sant’Anastasia, Villaricca e Volla, i centri dove una parte delle case si trovano. Lungo e faticoso è stato il lavoro per decidere quali case dovessero finire sul mercato, l’attività di advisoring è stata complessa ma alla fine sono stati stabiliti i criteri base. Il primo di questi è semplice perché già tarato: la messa in vendita delle case che si trovano nei condomini misti (non di esclusiva proprietà del Comune) solitamente di provenienza dello Iacp (Istituto autonomo case popolari). Gli inquilini, poiché in passato già ci sono stati dei riscatti, sanno come affrontare la questione e poi sono le case di maggior pregio. Questa tipologia di unità immobiliare si trova, per esempio, in via San Giacomo dei Capri, via Ascarelli e il Rione Berlingeri. Poi gli alloggi situati fuori dal territorio napoletano e quindi il grosso della partita: tutte le case popolari costruite con la legge 219 e alcune di quelle tirate su con la 25 del 1980, ovvero la ricostruzione post-terremoto. E ancora, le case situate dentro immobili di recupero e di edilizia sostitutiva come, per esempio, quelle del centro storico di Ponticelli. Escluse dalla vendita le case Erp equiparate agli alloggi che il Comune ha deciso di abbattere come i bipiani di Pianura. Del resto non si può vendere qualcosa che si ritiene tanto brutta e pericolosa da deciderne l’abattimento. L’accesso all’acquisto può arrivare solo se in passesso di alcuni requisiti: primo fra questi avere un titolo di assegnazione dell’alloggio in cui si risiede. Poi, abitare dentro la casa da almeno cinque anni; non avere avuto condanne per associazione a delinquere di stampo camorristico. Diritto di prelazione all’acquisto, viceversa, l’avranno i portatori di handicap, gli ultrassessantenni e chi ha un reddito pari o inferiore ai 19mila euro.




LUIGI ROANO – IL MATTINO 21 FEBBRAIO 2005

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