Si è tenuta stamattina la requisitoria a carico di dieci imputati, accusati di far parte di una banda composta da 15 persone che avrebbe commesso furti e rapine in tutta Italia. Il pm del tribunale di Napoli Nord dott.ssa Faiella ha effettuato la requisitoria davanti al Gup dott.ssa Confortini ed ha chiesto in totale 66 anni e quattro mesi di carcere per i soggetti che hanno scelto l’Abbreviato.
Sono accusati a vario titolo di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di arma comune da sparo. In cinque sono in cella, il resto ai domiciliari o a piede libero.
Si tratta di, Raffaele Errichiello di Giugliano (difeso dall’avv. Michele Giametta) per cui sono stati chiesti 12 anni; Antonio Di Napoli di Giugliano (difeso dall’avv. Michele Giametta) chiesti 11 anni; Domenico Capocotta di Villaricca (difeso dall’avv. Mario Griffo) chiesti 5 anni e 4 mesi; Vincenzo Cimmino di Giugliano (difeso dall’avv. Rocco Ascanio) 7 anni e quattro mesi; Salvatore Brugo di Mugnano chiesti 2 anni;, Gennaro Giappone (difeso dall’avv. Nicola Basile) chiesti 10 anni e 8 mesi; Cristoforo Griego (difeso dall’avv. Mario Griffo) chiesti 6 anni; Gennaro Ferrara di Mugnano (difeso dall’avv. Nunzio Mallardo) chiesti 3 anni e 4 mesi; Simone Liccardo (difeso dall’avv. Gabriele Foreste) chiesti 3 anni e 4 mesi; Salvatore Polio (difeso dall’avv. Francesco Cossu) chiesti 5 anni e 4 mesi.
Francesco Felaco (difeso dall’avv. Luigi Poziello), Vincenzo Fabio Poziello di Giugliano (difeso dall’avv. Nello Palumbo), Giancarlo Manero (difeso dall’avv. Viviana D’Arbitrio), Pasquale Milano (difeso dall’avv. Ferdinando Letizia) e Vincenzo Caianiello (difeso dall’avv. Pietro Romano) hanno scelto invece il rito ordinario.
Le indagini presero il via a seguito di una rapina, avvenuta nel dicembre del 2013 nella gioielleria ad Arpino di Casoria, nel corso della quale venne ferita una persona. Lo sviluppo investigativo permise di documentare l’attività di un gruppo criminale dedito alla commissione di rapine presso istituti di credito e gioiellerie; far luce sulla succitata rapina in gioielleria, quando due degli odierni arrestati, fintisi clienti, si erano introdotti nel negozio e, sotto la minaccia di una pistola, erano riusciti a impossessarsi di vari preziosi, ferendo con l’arma un uomo che, richiamato dalle urla del gioielliere, era accorso in suo aiuto; individuare gli autori di due rapine commesse ai danni di banche, in località Tricase (Le) e Misano Adriatico (Rn); verificare la disponibilità di armi in capo agli indagati, tra cui un fucile a pompa; raccogliere elementi circa la crescente operatività nei territori della Provincia di Napoli del citato gruppo criminale, organizzato a commettere attività illecite anche in altre regioni italiane.
