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domenica, Aprile 28, 2024
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In provincia 40 bande in guerra

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Una mappa dei clan che spadroneggiano nel Napoletano è stata realizzata e diffusa ieri dalla Commissione Antimafia. Il lavoro è stato suddiviso in due parti. Nella prima si fa riferimento alle organizzazioni criminali che impreversano nella periferia orientale della provincia di Napoli.
Si parte da Portici dove, secondo l’antimafia, il territorio viene controllato dalla famiglia Vollaro. San Giorgio a Cremano, invece, è negli artigli della famiglia Abate meglio noti ciol soprannome dei Cavallari. I De Luca Bossa – clan che opera anche in città, a Ponticelli e a Pianura – sono, invece, i clan emergenti di San Sebastiano al Vesuvio e a Cercola. Gli Ascione e i Durantini sono invece i boss di Ercolano. Si contrappongono ai Di Giovanni e ai Birra.
A Torre del Greco l’Antimafia ha intercettato due cosche: quella storica dei Falangae i Di Gioia. Ottaviano, un tempo regno incontrastato del padrino Raffaele Cutolo è invece controllata dai Fabbrocino e dai Bifulco.
Ambrosio e Bonavita sono le famiglie malavitose ch spadroneggiano a San Giuseppe Vesuviano. A San Gennaro Vesuviano pure controllano i traffici fuorilegge gli affiliati al clan Ambrosio.
Quella dei Giugliano è la famiglia a capo della malavita organizzata di Terzigni. Gli Annunziata comandano a Boscotrecase. A Palma Campania ci sono i Russo. Ancora gli Annunziata a Boscoreale. A Torre Annunziata si contendono il territorio innanzitutto i Gionta. E poi i Chiarchia, i Gallo, i Limelli, i Vangone.
Pompei è terra dei Cesarano, Sant’Antonio Abate dei Fontanella, Gragnano dei Carfora, Agerola degli Afeltra e dei Di Martino. A Castellammare di Stabia il clan vincente è quello capeggiato dai fratelli D’Alessandro.
L’elenco redatto dall’Antimafia dei comuni della periferia nord e occidentale viene aperto da Bacoli dove ci sono i Pariante. A Pozzuoli i Longobardi-Beneduce. I Nuvoletta sono invece a Quarto, e Marano.
Il clan storico di Giugliano è quello dei Mallardo, un tempo a capo della cupola della camorra. Nel Comune confinante di Qualiano la malavita organizzata è capeggiata dalla cosca dei Pianese. A Villaricca la camorra è rappresentata dai Ferrara, ritenuti referenti dei Mallardo. A Mugnano i Migliaccio, a Grumo Nevano gli Esposito, a Melito i Di Lauro ( il cui raggio di azione arriva fino a Secondigliano), a Casandrino i Ranucci-Petito, A Sant’Antimo i Puca e i Verde.
A Frattamaggiore e Cardito spadroneggiano gli uomini del clan Pezzella. A Caivano la cosca più forte è quella dei Marino.
Il Clan storico che comanda ad Afragola è quello dei Moccia. I Franzese (referenti dei Moccia) rappresentano la camorradi Casoria. I Veneruso sono da anni in azione a Volla, i Piscopo a Casalnuovo, gli Egizio a Pomigliano, gli Orefice a Sant’Anastasia e a Somma Vesuviana, i Mariniello-De Sena ad Acerra, gli Anastasio-Foria a Castello di Cisterna, i Russo a Marigliano e Nola.

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