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venerdì, Aprile 26, 2024
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Giugliano. Dimissioni Caputi, l’opposizione: «Manca un’idea di città, Poziello pensa solo alle feste»

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Le dimissioni dell’ex assessore all’Urbanistica Paride Caputi non sono di certo passate inosservate. Non di poco conto le motivazioni, riportate in esclusiva da InterNapoli, che l’ex esponente della giunta ha addotto per motivare il suo addio. “Le attività per conseguire una nuova regolamentazione urbanistica per sviluppare il territorio di Giugliano non hanno trovato alcuna attuazione, pertanto rassegno le dimissioni dalla carica di assessore”. E’ questo il contenuto centrale della lettera protocollata al Comune. Sulle dimissioni di Caputi sono intervenuti alcuni esponenti della minoranza.

“Ancora una volta ci duole dover constatare che la giunta Poziello perde probabilmente il suo miglior professionista. L’assessore Caputi aveva assunto con entusiasmo e professionalità il suo mandato di redigere un nuovo PUC che a dire del sindaco, naturalmente in campagna elettorale, era uno dei nodi strutturali da sciogliere per il territorio giuglianese. Un territorio massacrato da urbanizzazione selvaggia e abusivismo con un PUC ormai datato è palesemente inadeguato da anni. Ci preme porgere i complimenti al sindaco per questo nuovo spettacolare fallimento. Attendiamo il successore del Prof Caputi nella speranza che venga selezionato per competenze e non per appartenenza politica e/o parentela. Naturalmente restiamo dell’idea che le dimissioni del sindaco e il ritorno alle urne sarebbero il miglio regalo a Giugliano per il nuovo anno, ma temiamo che il sindaco abbia in programma altre feste ed altri emolumenti inutili da elargire qua e là”, commentano i consiglieri del M5S Nicola Palma e Vincenzo Risso.

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“Le dichiarazioni dell’ex Assessore Prof. Caputi sintetizzano il fallimento dall’azione amministrativa fin qui intrapresa dalla giunta Poziello. Manca un indirizzo comune ed una visione strategica della giunta e una collegialità nelle scelte politico-amministrative. Comunque sono gravi per una città, dopo un anno e mezzo di amministrazione, le dimissioni di un assessorato importante e strategico come quello all’urbanistica!”, ritiene il capogruppo PD Nicola Pirozzi. Dello stesso avviso il giovane esponente del Partito Democratico Adriano Castaldo: “Le dimissioni e, sopratutto, le motivazioni addotte dal prof. Caputi, dimostrano che lo story-telling pozielliano, al di là della retorica favolistica, denota una dimensione meramente narrativa. Sarebbe, viceversa, auspicabile, raccogliere l’invito alla concretezza lanciato dal prof. Caputi. Quello di Caputi è un giudizio netto sull’operato di quest’esecutivo che, a più di un anno e mezzo dall’insediamento, risulta ancora piuttosto incolore”.

Punta il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco Poziello anche il leader del centrodestra Alfonso Sequino. “Uno sviluppo più armonico di Giugliano, che da paese di provincia ha le potenzialità per diventare una grande metropoli, passa attraverso una visione globale che la politica dovrebbe avere in proiezione futura per far crescere una città. Questo può accadere solo attraverso una serie di obiettivi fissati e da perseguire quali: il Piano Regolatore, il Documento Operativo Strategico, il Piano Spiagge, il Piano per il Rilancio del Commercio e delle Aree Industriali, il Piano delle Aree ad Insediamento Produttivo, nonché, attraverso la riorganizzazione strutturale e della filiera agro-alimentare del Mercato Ortofrutticolo. Oggi Giugliano – attacca l’esponente di Forza Italia – è disordinata e senza controllo. Per troppi anni la città è stata spezzata in due parti e continua ad esserlo, centro e fascia costiera, tanto da far pensare a qualcuno di poter dividere la città. Questa mancanza di identità è il frutto di una politica assente e quell’area di collegamento, che ricordiamo come Ponte Riccio, resterà sempre a disposizione delle emergenze della Campania. Campi ROM e discariche continueranno ad essere il risultato di chi amministra senza criterio. Vanno governati i nuovi insediamenti abitativi, va dotata la città di mezzi, risorse ed infrastrutture, prima di ogni tipo di ospitalità che viene offerta senza criterio. Le strade, le strutture turistiche, gli impianti sportivi possono aggregare i cittadini della fascia costiera con quelli del centro storico, recuperando quella forte identità locale. Tutti temi importanti come lo sviluppo della città non debbono avere divisioni politiche. E’ necessario coinvolgere quante più forze politiche e professionalità possibili per il rilancio di Giugliano. Questo non accade perché al governo c’è oggi un politico che accentra tutto avendo anche a disposizione una larga maggioranza che addiviene ad ogni decisione presa senza batter ciglio. Questo, l’Assessore e Professore Caputi lo aveva capito ed aveva anche messo in atto, già, alcuni provvedimenti che, per “insubordinazione” volta a chi comanda e non amministra, sono stati insabbiati o revocati afferma Sequino -. Amministrare una metropoli come un condominio, offre più consensi a breve termine ma ruba il futuro ai nostri figli.

Una amministrazione miope che pensa solo a fare feste, sperperando anche in malo modo i soldi dei contribuenti, attivando tra l’altro un processo di illusione ai cittadini ed una sensazione di benessere facendogli guardare le luci sulla testa e non vedere momentaneamente quello che poi manca nella tasche.

La Giunta come i consiglieri di maggioranza, almeno fino ad oggi, risponde ai diktat del Sindaco e chi come Caputi ha cercato di vedere oltre il clientelismo quotidiano, ha pagato dazio nonostante il tentativo inutile di far passare le dimissioni come un atto personale e non politico. Ha avuto il coraggio di chi, come professionista e come politico, mette innanzi lo sviluppo della città al mandato ed al trattamento economico che ne consegue. Questo atto deve essere interpretato come un esempio per chi ha deciso di dedicare il proprio tempo e la propria esperienza alla cosa pubblica.

Intanto – conclude il consigliere azzurro – ho chiesto in Consiglio Comunale, di discutere in un futuro prossimo la questione politica giuglianese che pare ingarbugliata e che tra dimissioni di assessori, rimissioni di deleghe, passaggi di forze politiche dalla maggioranza alla minoranza e bracci di ferro per la nomina di nuovi assessori, fa pensare che, solo dopo un anno e mezzo, il progetto Poziello sia in grave difficoltà e che la maggioranza non conta più quei numeri di cui disponeva dal giorno stesso della elezione.

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