Napoli si mobilita per la famiglia di Carlo Marigliano. Killer sotto torchio, è caccia ai complici

La morte di Carlo Marigliano, il ragazzo ucciso in Arkansas, ha sconvolto tutti. Un bravo ragazzo con un sogno, quello di crearsi un futuro migliore per lui e la sua famiglia. Le circostanze della morte restano ancora da chiarire ma, dal giorno dell’omicidio, mentre i familiari del giovane volavano negli Usa, sul web si sono moltiplicate le manifestazioni di solidarietà ed è nata una campagna di raccolta fondi per sostenere le spese. Mancano poco meno di due mila dollari e l’obiettivo sarà raggiunto: ci saranno i soldi necessari per riportare in Italia la salma di Ciro e per aiutare economicamente la sua famiglia per eventuali e successivi viaggi negli Stati Uniti. La raccolta è stata ideata e portata avanti dai colleghi tassisti di Ciro Marigliano, papà di Carlo, che autonomamente hanno organizzato una colletta e poi estesa sul web. Ciro è parecchio conosciuto anche sul web e a Napoli come «Il gatto napoletano» per i suoi scherzi bizzarri fatti ai suoi clienti passeggeri, così tutti coloro che lo conoscevano non hanno potuto fare altro che aiutarlo. Una raccolta partita dal basso che sta dando i suoi frutti che per il momento non ha coinvolto le sigle sindacali o le cooperative ma chissà che non ci siano ulteriori risvolti anche da parte loro.
Il dipartimento di polizia di Little Rock ha annunciato via Twitter di aver arrestato l’uomo che ha ucciso a colpi di pistola Carlo Marigliano, il turista napoletano che si trovava alla guida di un’auto presa a noleggio nella notte tra venerdì e sabato scorso.Andre Jackson, questo il nome del killer del quale è stata resa pubblica anche una foto segnaletica, è sotto custodia degli agenti ed è accusato di omicidio aggravato.Dagli Usa, il papà di Carlo, Ciro Marigliano, commenta con soddisfazione la cattura e si scrolla di dosso alcune voci che si sono rincorse nelle ultime ore: «La giustizia farà il suo corso e la verità su mio figlio verrà a galla. Era un ragazzo splendido, mi dissocio completamente da tante delle sciocchezze firmate da amici o presunti amici che ho letto sui giornali o sui social network. C’è tanta gente a caccia di un minuto di notorietà, si vergognassero dello sciacallaggio fatto a spese di mio figlio».