Roghi tossici. Si chiude l’ennesima estate di emergenze, false promesse e prese per i fondelli

L’estate 2017 volge al termine e l’emergenza roghi sta per essere di nuovo chiusa in un cassetto per essere rispolverata l’anno prossimo. Nei mesi appena trascorsi l’escalation degli incendi nell’area a Nord di Napoli è tornata alla ribalta. Il picco lo si è avuto nel mese di luglio quando si contavano dai 3 ai 5 mega incendi giornalieri, proprio quando in giro per Giugliano erano comparsi manifesti per ‘festeggiare’ il drastico calo degli incendi. La cittadinanza esasperata dai fumi tossici ha trovato il suo sfogatoio nella rete. Migliaia i commenti di indignazione: chi se la prendeva con i rom, chi con i politici, chi contro tutto e tutti. Oltre le chiacchiere della rete nulla si è messo. Le istituzioni, ancora una volta, hanno giocato a scaricabarile, accusandosi a vicenda su omissioni ed inadempienze. Giugliano accusava Qualiano, che a sua volta ha attaccato la Città Metropolitana che ha tirato la Regione. Promesse su promesse di interventi e soldi stanziati, droni volanti che non si sono mai visti ed una misera camionetta dei vigili del fuoco annunciata come chissà quale risultato straordinario raggiunto. Ma il peggio del peggio lo si è raggiunto con la fiaccolata annunciata, e mai effettuata dopo l’annullamento per la morte del sindaco di Calvizzano Salatiello, dai sindaci dell’area Nord di napoli. Un corteo annunciato un pompa magna dai Primi cittadini e gli Amministratori di 8 Comuni: Calvizzano, Giugliano, Marano, Melito, Mugnano, Qualiano, Quarto e Villaricca per far sentire forte la voce dell’area a Nord di Napoli. Quell’annuncio non è stato altro che l’ennesima presa per i fondelli ai danni di una cittadinanza che continua a subire e a morire in silenzio.