Ucciso per uno schizzo di champagne.
Sembrava impossibile che il motivo di un giovane di soli 21 anni poteva essere legato ad un motivo così banale.
Eppure il 15 novembre del 2012 veniva ammazzato Vincenzo Priore, giovane del Rione Kennedy ammazzato nella Masseria Cardone.
L’agguato al culmine di una lite tra coetanei scoppiata in una nota discoteca di Sant’Antimo, dove il giovane si
stava divertendo in compagnia di alcuni amici.
Nei pressi del luogo del delitto la polizia trovò tre bossoli, resti di colpi di pistola esplosi da un’auto in corsa che forse volevano soltanto avvertire e che invece finirono per uccidere un giovane secondiglianese.
In quei giorni su Priore se ne dissero tante, qualcuno ipotizzò che il suo assassinio fosse da legare alla faida che si stava consumando tra Secondigliano e Scampia e che vedeva protagonisti Vanella Grassi e Scissionisti.
Priore era invece un ex studente che amava divertirsi ed a ricordarlo furono proprio i suoi compagni di scuola che all’esterno della scuola da loro frequentata, l’Istituto Vittorio Veneto,
“Un giovanotto – come veniva definito da una sua insegnante – gentile, vivace, corretto”.