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domenica, Aprile 28, 2024
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Abbattuto il capannone abusivo, era a Miseno da 50 anni: “Tornerà ad essere una spiaggia”

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Abbattuto il manufatto abusivo che era situato a Miseno da 50 anni. A darne notizie è il sindaco di Bacoli Josi della Ragione:
“Si vede Miseno! Ed è troppo bello. Abbattuto il capannone abusivo sulla spiaggia di Bacoli. Era lì da 50 anni. Ci avevano abituati al degrado. Adesso, invece, si volta pagina. “No, non si può fare”. “No, non si taglierà mai”. “No, non andrà mai a terra”. “No, non cambierà mai niente”. Quante volte ve lo hanno detto? Quante volte siete passati da qui, a Casevecchie, senza poter ammirare il panorama? Quante volte, guardando questo scempio, avete pensato che nessuno lo avrebbe mai demolito? Quante volte vi hanno detto che era tutto in regola? Quante volte avete considerato “normale” questa vergogna? Passateci adesso. In auto, in moto, in bici. A piedi. Passateci adesso, ed alzato lo sguardo. È tutto vostro.
Lo spazio su cui si ergeva questo ecomostro, è vostro. Tornerà ad essere spiaggia. La vista del promontorio di Miseno, è vostra. La vista del borgo di Casevecchie, è vostra. La vista sull’antico porto militare di Misenum, è sempre e solo vostra. Ve l’hanno scippata, rubata, per 50 anni. Noi ve la riconsegniamo. Un pezzo alla volta. Dopo una battaglia dura, lunga. Ma che non era impossibile da vincere. Ci abbiamo sempre creduto. E ce la stiamo facendo. Il primo capannone sulla costa di Casevecchie, va a terra. Come gli altri tre, più piccoli. Sempre a terra. Con le reti, i cancelli, i citofoni, i paletti. Tutto a terra. Tutto via.
Abbiamo tanti altri sogni sull’orizzonte da raggiungere. Come quello di riconsegnarvi un angolo di paradiso dove trascorrere anche l’estate. Come accade alla spiaggia di Baia, di Marina Grande, di Miseno. Siamo sulla strada giusta. Oggi vi apriamo questa finestra sul panorama di Bacoli. Era stata chiusa, serrata. C’è chi ha commesso abusi. Ed ha colpe. Oggi, abbatte. E sono certo si convertirà all’idea che così è più bello, più giusto. Ma è ancora più colpevole chi, nelle istituzioni, per così lungo tempo, ha concesso che ciò accedesse. Ha permesso che ciò si perpetuasse. Senza muovere un dito. Offendendo ed umiliando un popolo intero. Costringendo la comunità a camminare a testa bassa. In pochi anni, abbiamo dimostrato che un altro modo di vivere la nostra città è possibile. Ringrazio tutti coloro che stanno rendendo possibile questo sogno. Passateci. Andate a vedere cosa sta accadendo. Bacoli si libera di uno tra i peggiori scandali edilizi del nostro paese. Bacoli liberata. C’è ancora tanto da fare. Lo stiamo facendo. Venite qui. Venite a vedere che cambiare si può. Venite a riprendervi ciò che è sempre stato tolto. E che vi era stato rubato. Non dovrà accadere mai più. Perché questa non è solo l’immagine di una gru che abbatte un ecomostro. Ma è il simbolo di una terra che si ribella. E getta via le lamiere, le catene. Insieme, possiamo tutto. Un passo alla volta”.
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