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sabato, Aprile 27, 2024
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Bilancio in negativo del Comune di Napoli: oltre 1 miliardo e mezzo non riscosso tra multe, Tari e morosità

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Un buco nei conti della città di Napoli di oltre 1 miliardo e mezzo di euro dovuti dalla mancata riscossione da parte del Comune delle sole multe non pagate e degli arretrati della tassa rifiuti Tari. Una cifra che, se fosse disponibile per la pubblica amministrazione, sarebbe in grado di dare servizi e risorse a Napoli che finora sono negati e anzi, come è emerso anche ieri con l’indagine della Corte dei Conti sul buco da oltre 133 milioni causato dalle sole occupazioni abusive negli alloggi pubblici partenopei, potrebbero invertire la tendenza delle disastrate finanze comunali che recentemente sono dovute essere sostenute da finanziamenti statali con il cosiddetto ”Patto per Napoli”.

Oltre un miliardo non riscosso tra multe e Tari a Napoli, l’assessore Baretta: “Frutto di anni di inefficienza”

É stato l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, nel corso di un’intervista a 24 Mattino su Radio 24, a presentare la situazione di alcuni dei soldi mancanti nei conti della città. “Alcuni dati siamo riusciti a recuperarli, tant’è che abbiamo affidato ad una società esterna una nuova politica di riscossione. Noi abbiamo 880 milioni di multe non riscosse e 770 milioni di Tari, sono numeri straordinariamente pesanti – spiega l’assessore –. C’è una media nostra un po’ più bassa di quella nazionale, però questi numeri sono il risultato di molti anni complessivi di inefficienza e quindi a questo punto il Comune non era in grado da solo di affrontare il problema, ecco perché abbiamo fatto una gara e abbiamo affidato il tutto ad una società specializzata che sta cominciando proprio in queste settimane”.

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Buco da 133 milioni di euro per le morosità

Sono inoltre iniziate nell’estate 2022 le indagini della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania sulla gestione del patrimonio immobiliare attraverso le quali è stato possibile quantificare il buco nelle casse del Comune di Napoli stimato in circa 133 milioni di euro.
Ad occuparsene è il pool composto dai pubblici ministeri Ferruccio Capalbo e Davide Vitale i quali avvalendosi di diverse articolari di polizia giudiziaria stanno setacciando e approfondendo la profonda morosità rilevata inerente i beni immobili commerciali afferenti il patrimonio partenopeo. L’obiettivo era – ed è tutt’ora – accertare il possibile pregiudizio patrimoniale ed evitare la perdita definitiva del credito.

Non solo. Un altro punto al vaglio degli inquirenti è la lesione del diritto alla concorrenza legato alla permanenza negli immobili commerciali di abusivi al posto dei legittimi locatari o assegnatari del bene in questione.
Gli accertamenti dei magistrati contabili hanno finora evidenziato una gestione quanto meno approssimativa degli immobili sui quali è stata disattesa l’attività di vigilanza e controllo.

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