Una ritorsione per un prestito non saldato da parte del titolare del negozio. Una bomba che causò il ferimento dello stesso autore materiale. Ieri per quella storia, avvenuta a Pollena Trocchia nel settembre del 2019, sono arrivate le condanne. E non sono mancate le sorprese. Nel processo svolto con abbreviato a Nola (formula che prevede lo sconto di un terzo della pena) Ciro Aprea, indicato come colui che posizionò e che fece deflagrare la bomba carta (rimanendo ferito ad una gamba) è stato condannato a tre anni di reclusione (il pubblico ministero ne aveva chiesti quattro). Decisive le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Salvatore Impradice che è riuscito a far valere le attenuanti generiche. Peggio è andata a quello indicato come mandante del raid, Arturo Lama, condannato a quattro anni e otto mesi. I due complici di Aprea hanno invece rimediato entrambi una pena a un anno e otto mesi di reclusione.
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