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domenica, Aprile 28, 2024
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Camorra, così l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella si ‘mangiano’ il centro storico di Napoli

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L’ultima relazione della Dia traccia la mappa della camorra nel Centro di Napoli (Avvocata, San Lorenzo-Vicaria, Vasto Arenaccia, San Carlo all’Arena-Stella, Mercato-Pendino, Poggioreale, Montecalvario, Chiaia-San Ferdinando-Posillipo). Nel centro storico della città, una delle organizzazioni criminali maggiormente attive è l’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO che esercita la propria influenza avvalendosi del clan CONTINI, cardine del cartello e suo referente in quel territorio. L’operatività dell’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO riguarda, in particolare, le zone del Vasto, dell’Arenaccia e del quartiere San Carlo all’Arena – in cui sono ricomprese le roccaforti di San Giovanniello e del Rione Amicizia – nonché buona parte del quartiere Poggioreale, sebbene la sua influenza, in ragione dei richiamati legami di parentela tra gli esponenti di vertice, si ritiene possa estendersi ben oltre il centro cittadino. Essa si caratterizza per la sua consolidata leadership nella gestione di molteplici attività illecite e per la straordinaria capacità evidenziata nel controllo delle attività commerciali e nel reinvestimento dei capitali illecitamente accumulati in diversificati settori economici (abbigliamento, oreficeria e carburanti, solo per citarne alcuni già emersi nelle più recenti investigazioni giudiziarie e riportati nelle precedenti Relazioni semestrali). Sotto l’egida dell’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO agiscono poi vari gruppi ad essa subordinati e funzionali per la gestione dei diversi traffici illeciti.

L’altra grande realtà criminale nell’area cittadina è costituita dal clan MAZZARELLA, intorno al quale si polarizzano gli interessi di sodalizi “satellite” che ne hanno agevolato la politica espansionistica in altre zone della città e della provincia di Napoli nonostante, nel semestre in esame, il clan sia stato colpito dall’arresto, tra gli altri, dei suoi vertici. Il 5 dicembre 2022, infatti, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare12 emessa a carico di 25 persone riconducibili al clan MAZZARELLA accusati di associazione mafiosa, estorsione e detenzione di armi. L’indagine, avviata sulla scorta della denuncia presentata da un commerciante straniero, ha messo in luce, tra l’altro, la consolidata leadership assunta dal citato clan nel mercato della contraffazione e degli stupefacenti, nonché nelle estorsioni perpetrate nella zona della Maddalena (il mercato a ridosso della centralissima Piazza Garibaldi) in danno di ambulanti costretti a pagare il pizzo o ad acquistare merce solo da taluni affiliati. Il giorno successivo, nell’ambito del medesimo procedimento penale, la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno eseguito anche il fermo di 3 esponenti apicali del clan

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L’influenza del clan MAZZARELLA e di gruppi federati si registra altresì nella zona di Forcella (quartiere San Lorenzo), storica roccaforte della famiglia GIULIANO14, nella zona dei Decumani, della Maddalena15, di Porta Capuana e Porta Nolana, nel quartiere Mercato, nella zona Case Nuove16, nel rione Sanità (quartiere Stella) e nella porzione di territorio compresa tra Via Oronzio Costa, Via Carbonara e Largo Donnaregina18. Altre formazioni collegate ai MAZZARELLA risulterebbero attive nelle zone dell’Università, di Santa Chiara, di Piazza Bovio e della Rua Catalana, nonché nell’area del Pallonetto di Santa Lucia. Il clan CONTINI, invece, eserciterebbe una funzione direttiva sui numerosi gruppi che operano nel quartiere San Lorenzo (zone Vasto, Arenaccia, Ferrovia), Rione Amicizia, Borgo Sant’Antonio Abate e aree limitrofe.

Nel quartiere di Poggioreale, più precisamente nei rioni S. Alfonso e Luzzatti, il citato clan continuerebbe a contendersi il controllo del territorio con esponenti, anche di rango, del contrapposto clan MAZZARELLA, sebbene nel periodo in riferimento non siano stati registrati scontri armati. Nella zona di via Stadera, invece, il clan CONTINI eserciterebbe il suo predominio tramite taluni gruppi facenti capo all’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO. Nella zona di S. Erasmo, infine, è ormai storica la presenza della famiglia MONTESCURO il cui esponente apicale è deceduto nel gennaio 2023.

Nei Quartieri Spagnoli la storica egemonia del clan MARIANO sarebbe stata acquisita da alcune vecchie consorterie e da gruppi di recente costituzione che, in cerca di nuovi spazi, avrebbero così colmato i vuoti di potere nell’antica area. L’ambizione e la scarsa propensione di questi ultimi a riconoscere le consolidate gerarchie criminali avrebbe determinato un’accesa conflittualità principalmente per il controllo delle piazze di spaccio e delle estorsioni, come sembrerebbe dimostrato da una serie di fatti di sangue ed intimidatori, non sempre di facile lettura, registrati nel semestre in esame.

Tra questi gruppi – per la maggior parte a composizione familiare – si segnalano i MAZZANTI (alleati dei SALTALAMACCHIA), gli ESPOSITO, i MASIELLO (questi ultimi gravitanti nell’orbita dei MAZZARELLA) e i ROMANO (alleati con i VASTARELLA della Sanità). Nella zona del c.d. Cavone di Piazza Dante (che ricade nei pressi di Via Francesco Saverio Correra) permarrebbe la presenza dei LEPRE, gruppo a composizione prevalentemente familiare dedito allo spaccio di stupefacenti e alle estorsioni ed attualmente capeggiato dai familiari del defunto capo storico, come rilevabile dai recenti provvedimenti eseguiti dalle Forze di Polizia nei confronti di alcuni esponenti del sodalizio26. Nel semestre in esame, per quanto concerne i quartieri Chiaia e San Ferdinando, non emergono elementi di novità, pur confermandosi l’appetibilità dell’area per la presenza di numerose attività commerciali. Nella zona della c.d. Torretta di Mergellina (quartiere Chiaia), permangono attivi i sodalizi criminali storicamente “vicini” all’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO che, da sempre, estende la propria influenza anche nel quartiere residenziale di Posillipo.

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