Con i clan dei Casalesi non c’entra più nulla e, come da lui spiegato, lo Schiavone che decise l’omicidio di Giuseppe Quadrano nel ’96 fu l’altro Schiavone, cioè ‘Sandokan’. In sostanza, è questo quanto riferisce con convinzione Francesco ‘Cicciariello’ Schiavone, ex boss dei Casalesi. Non ne vuole sapere più nulla e prova a gridarlo ai quattro venti. Ad ascoltarlo, ovviamente, non ci sono solo i suoi avvocati difensori che proprio sulla dissociazione dal clan puntano le arringhe difensive. Ad ascoltarlo ci sono i giudici, i giornalisti, i compaesani e tutti i camorristi che con lui hanno fatto il bello e il cattivo tempo nell’area tra Napoli e Caserta.
Cicciariello scagionato per l’omicidio del postino: punta il dito su ‘Sandokan’
Il processo in cui sono spuntate le nuove dinamiche criminali è quello chiamato a ricostruire l’omicidio del postino di San Cipriano d’Aversa nel lontano 1996. A tirare in ballo i due Schiavone è proprio il boia, il killer esecutore: Nicola Panaro, da tempo tra i collaboratori di giustizia più pesanti. I giudici hanno creduto alle dichiarazioni di ‘Cicciariello’: le accuse verso di lui sono, di fatto, cadute. Il Tribunale del Riesame si pronuncerà definitivamente. Il boss, in ogni caso, non ha speranze di scarcerazione: come ‘Sandokan’, sta già scontando una condanna all’ergastolo per molti altri reati acclarati.
