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domenica, Aprile 28, 2024
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Cocaina da Giugliano a Torre Annunziata, un carico pagato con 350mila euro in contanti

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Esisteva una narco-rotta che collegava Giugliano ai paesi Vesuviani. Secondo la Procura di Napoli nel dicembre del 2019 un carico di 10 kg di cocaina partì da Giugliano verso Torre Annunziata. Al volante dell’auto c’era Antonio Loffredo che si sarebbe prima fatto consegnare 10 pacchi di droga del responsabile del deposito, Ermanno De Sury, per poi consegnarli a Pasquale Pinto a Torre Annunziata.

L’INTERCETTAZIONE

Dunque il narcos Loffredo si sarebbe fatto pagare il carico da Pinto con 350mila euro in contanti e alcuni cellulari, inoltre, da un’intercettazione gli inquirenti avrebbero appreso della qualità della cocaina.

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PINTO: Penso che…questa fatica ha detto che è buona….penso che ci vediamo la settimana prossima, martedì o mercoledì!

LOFFREDO: e dai….

PINTO: dobbiamo fare Natale! Penso che la prossima è di là!

LOFFREDO: Eh! Buona domenica! Buona domenica! La prossima volta andiamo
di là, che stiamo venendo troppo spesso qua!

PINTO: E no…la prossima volta andiamo di là!

Loffredo, infatti, avrebbe confermato al figlio Fabio di aver consegnato i 10 Kg di droga
ricevendo 350mila euro in contanti e due cellulari. Il corriere poi, avrebbe detto che, successivamente, avrebbe dovuto effettuare un’altra consegna.

I 4 GRUPPI DEI NARCOS

Il primo capeggiato da Vincenzo Della Monica con la collaborazione del cognato Emanuele Pisa utilizzavano il corriere Guido Millucci e l’intermediario Graziano Scodellaro per piazzare la droga su tutto il territorio campano e anche in Calabria con la collaborazione di Massimo Berligieri.

Un secondo gruppo coordinato dai fratelli Giuseppe Rocco e Diego Rocco operativo a Napoli e provincia, ma sempre legato a Della Monica, con ramificazioni in Emilia-Romagna, e che si serviva del custode Michele Muzio.

Un terzo gruppo, riconducibile agli scafatesi Vincenzo Starita e Antonio Muollo, che importava partite di stupefacenti dalla Spagna destinandole soprattutto al mercato avellinese.

Il quarto gruppo, infine con base operativa a Giugliano, e con a capo Antonio Loffredo, Fabio Loffredo ed Ermanno De Sury che con la collaborazione di Pasquale Pinto piazzava la droga al gruppo criminale dei De Simone “i quaglia quaglia” di Torre Annunziata.

Droga da Giugliano ai paesi vesuviani, interrotta la rotta dei narcos

Lo scorso 13 febbraio militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, sequestro di persona a scopo di estorsione, procurata inosservanza di pena.

Le indagini, condotte dai finanzieri della Sezione G.O.A. del Gruppo di Investigazione sulla
Criminalità Organizzata, avrebbero consentito di disvelare l’operatività di quattro diversi gruppi criminali (in provincia di Napoli, ma con ramificazioni anche in altri territori italiani e in Spagna), dediti al traffico di partite di stupefacenti di diverso genere (per lo più, hashish e cocaina).

IL PRIMO GRUPPO, DA NAPOLI ALLA CALABRIA

Un primo gruppo, operativo nel territorio di Napoli e provincia e con ramificazioni a Crotone, capeggiato da un soggetto che, tramite corrieri, si sarebbe occupato della commercializzazione all’ingrosso di partite di stupefacenti in favore di clienti non solo campani ma anche calabresi.

DA NAPOLI ALL’EMILIA ROMAGNA E DALLA SPAGNA ALL’IRPINIA

Un secondo gruppo, operativo a Napoli e provincia e con ramificazioni in altre Regioni italiane (in particolare, l’Emilia-Romagna), che avrebbe distribuito partite di stupefacente anche al primo sodalizio.  Un terzo gruppo, che avrebbe importato partite di stupefacenti dalla Spagna destinandole soprattutto al mercato irpino.

LA DROGA SEQUESTRATA

Nel corso delle attività investigative, condotte in collaborazione con il Servizio Centrale. Investigazione Criminalità Organizzata, sono stati sottoposti a sequestro oltre 300 Kg. di hashish, 36 kg di cocaina e oltre 400mila euro in contanti.

L’indagine avrebbe anche consentito di accertare il sequestro di persona a scopo di estorsione di uno dei destinatari della misura cautelare per costringere la moglie e il fratello di questi a saldare un debito di 7.700 euro originato da precedenti forniture di droga non pagate.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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