Sale il bilancio delle vittime in Libano dopo le terribili esplosioni di ieri, nella zona del porto di Beirut, che hanno dilaniato la città. Secondo la Croce Rossa locale sarebbero oltre 100 i morti, più di 4000 feriti, molti dei quali in condizioni gravissime. Cento i dispersi. Numeri provvisori, destinati ad aggravarsi nell’arco della giornata. La capitale del Libano è piombata nel sangue, nel caos, nella disperazione, in un incubo che il governatore, Marwan Abboud ha sintetizzato così. “Sembra quello che è successo a Hiroshima e Nagasaki”. Le scene sono di spaventosa devastazione: moltissimi gli edifici danneggiati seriamente nel raggio di chilometri. Tra questi anche il palazzo presidenziale e diverse ambasciate. Proclamato lo stato d’emergenza per due settimane e per oggi il lutto nazionale.
Cosa ha provocato l’esplosione
Testimoni hanno riferito di aver visto una nuvola arancione come quella che appare quando viene rilasciato gas tossico di biossido di azoto dopo un’esplosione che coinvolge nitrati e nel Paese è forte la preoccupazione anche per le tossine presenti ora nell’aria.
La formula
La sua formula chimica è NH4NO3. Lo si conosce comunemente come ‘nitrato di ammonio’. E’ un solido cristallino bianco naturale, altamente solubile.
I maggiori depositi si trovano nel deserto di Atacama in Cile, da dove è stato estratto. Oggi quasi il 100% della sostanza chimica attualmente utilizzata è sintetica, prodotta, cioè, facendo reagire l’ammoniaca con acido nitrico.
Il nitrato di ammonio è un comune prodotto chimico industriale
Utilizzato principalmente in agricoltura, come fertilizzante ad alto contenuto di azoto -è considerato tra le migliori fonti di azoto per le piante. È relativamente stabile nella maggior parte delle condizioni ed è economico da produrre, rendendolo una buona alternativa ad altre fonti di azoto più costose.
È anche un componente chiave dell’ANFO, un esplosivo industriale utilizzato nelle miniere, nelle cave e nelle costruzioni civili tanto da rappresentare la gran parte di tutti gli esplosivi industriali utilizzati. Le esplosioni registrate dai sismografi come un terremoto di magnitudo 3.3, secondo i dati del servizio geologico statunitense Usgs. La magnitudo riportata non è comunque direttamente paragonabile a un sisma di dimensioni simili, essendo l’esplosione libanese avvenuta in superficie (al contrario di un’onda sismica).