La diffusione della pandemia da Covid-19, iniziata nel 2019, potrebbe essere determinata da un fattore genetico. A scoprirlo è stato uno studio condotto da un gruppo di scienziati italiani, che ha identificato i pazienti che sono più a rischio di contrarre il Covid-19 e, al contrario, quelli che sono meno predisposti ad ammalarsi.
Lo studio scientifico
Uno studio scientifico, pubblicato sul Journal of Traslational Medicine, ha individuato un metodo statistico per identificare i pazienti con più rischio di contrarre il Covid-19 e quelli che invece risultano maggiormente protetti. Lo studio è stato condotto da un gruppo di scienziati italiani, composto da epidemiologi, oncologi e immunologi, guidato da Antonio Giordano, direttore dell’Istituto Sbarro di Philadelphia.
Molecole HLA correlate al rischio di Covid-19
I risultati dello studio evidenziano una correlazione tra le molecole HLA del nostro sistema immunitario, e il rischio di contrarre l’infezione da Covid-19. Le molecole HLA sono presenti sulla superficie di diverse cellule del nostro organismo, e sono responsabili della compatibilità tissutale, cioè dell’accettazione di organi provenienti da un altro organismo, come in caso di trapianto d’organo. In particolare, sono responsabili della risposta immunitaria, per la difesa contro le malattie. Le molecole HLA non sono tutte uguali in ogni individuo. Da questo studio è stato evidenziato che chi ha specifiche molecole HLA di maggiore qualità, ha un rischio minore di ammalarsi di Covid-19, perché sviluppa più difese contro i virus pandemici.
L’impatto regionale
La frequenza degli specifici alleli di HLA varia in modo significativo tra le regioni del territorio italiano. Queste molecole quindi non hanno la stessa distribuzione in tutta Italia. Per questo motivo la diffusione della malattia da Covid-19 durante le prime ondate è stata diversa in ogni regione, con il Sud Italia meno esposto alla pandemia rispetto al Nord.
L’analisi epidemiologica in Italia
Lo studio condotto da Antonio Giordano prende in considerazione ogni provincia italiana. Ha preso in esame nella sua parte epidemiologica tutti i casi di Covid-19 registrati in Italia nella Banca dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Oltre a questo, ha considerato 75 pazienti affetti da Covid-19, provenienti dall’ospedale di Reggio Calabria e dall’Ospedale Cotugno di Napoli.
Impatto del Covid-19, questione di corredo genetico
“E’ dalla qualità di queste molecole che dipende la capacità del nostro sistema immunitario di fornire una risposta immunitaria efficace, o al contrario di soccombere alla malattia” spiega all’ANSA Pierpaolo Correale, direttore dell’Unità di Oncologia Medica dell’Ospedale Grande Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria.
Nel complesso, questo studio fornisce un metodo rapido ed efficace per riconoscere le specifiche molecole HLA che possono essere collegate a una maggiore vulnerabilità verso il Covid-19. Individua anche dei gruppi specifici che hanno una maggiore priorità nei programmi di vaccinazione.