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giovedì, Marzo 28, 2024
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Covid, paura per la nuova variante: “Rischio elevato di contagi per i non vaccinati”

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L’Ecdc (l’ente europeo per le malattie infettive) ha identificato la possibilità di un aumento dei positivi al covid durante questo inverno, in particolar modo durante il mese di novembre a causa dell’insorgenza di una nuova variante codificata come BQ.1.

Allarme estensione nuova variante covid

l’ECD (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) è stato il primo istituto a stimare la diffusione della variante covid durante questo inverno. La promulgazione di questo allarme ha la funzionalità di estendere delle misure di precauzione al fine di contenere la nuova ondata il cui ceppo risulterà, secondo i calcoli, il più diffuso nei paesi europei durante le prossime settimane. I paesi europei coinvolti risultano essere cinque, tra questi è compresa anche l’italia insieme alla Francia, il Belgio, l’ Irlanda e i Paesi Bassi.

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Come si comporta la nuova diramazione del virus

La nuova variante covid BQ1 classificata anche come Cerberus, ha ideato delle procedure alquanto astruse mediante le quali riesce ad eludere il sistema immunitario. Tali considerazioni hanno avuto la loro origine in seguito ad alcune specifiche procedure nei laboratori. Eppure queste non hanno consentito di conseguire una valutazione di confronto. Non si può ancora decifrare se quest’imminente ondata possa istaurare delle problematiche sanitarie più gravose di quelle già prodotte dalla variante Omicron BA.4/BA.5. Per il momento le statistiche dimostrano una concentrazione più corposa della nuova variante in Francia con il 19% dei positivi. Seguono poi in concentrazione decrescente il Belgio con il 9%, l’ Irlanda con il 7%, i Paesi Bassi con il 6% e l’ Italia con il 5%.

Le considrazione della direttrice dell’Ecdc: Andrea Ammon 

“I paesi europei adesso più che mai devono cercare in ogni modo di evitare possibili insorgenze del covid e la diffusione di BQ.1 al fine di preservare la salute dei più vulnerabili e dei piu anziani. Si dovrebbe provvedere il prima possibile alle iniezioni dei farmaci anti-covid. Per coloro che hanno concluso il primo ciclo vaccinale è oppurtuno disporsi nuovamente alle prescrizioni sanitarie e quindi sottoporsi ai nuovi richiami con la quarta e la quinta dose. La somministrazione per il secondo ciclo di vaccini almeno inizialmente riguarderà gli adulti sopra i 60 anni, le donne in gravidanza e tutti coloro che presentano una salute cagionevole per i motivi più disparati possibili. Sarà inoltre necessario,per fronteggiare questa nuova ondata, un’avanguardia che dovrà promuovere specifiche procedure. Dovranno essere tenuti sotto controllo il numero dei contagiati, il numero dei deceduti e l’aumento del tasso delle ospedalizzazioni”. Ha dichiarato la direttrice dell’Ecdc: Andrea Ammon.

 

 

 

 

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