Doppi turni al liceo Domenico Cirillo di Aversa, protesta degli studenti: “Ora sulla scuola decidiamo noi”

“Non siamo studenti di Serie B!”. Questo è l’appello lanciato dagli studenti del liceo classico Domenico Cirillo di Aversa, scesi in piazza per protestare per i pochi aiuti forniti da parte dell”ente provinciale di Caserta. Nelle scorse settimane, infatti, era arrivata la notizia dell’inizio imminente dei lavori di riqualificazione per la struttura che ha sconvolto i piani di un’intera comunità studentesca.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, conosciuto meglio come PNRR, è un pacchetto di fondi destinato ad aziende e scuole del territorio per poterne velocizzare la digitalizzazione e il rinnovamento. Parte di questi fondi ,dedicata dall’istruzione,  proviene della comunità Europea che vuole mettere un punto alla dispersione scolastica e alle povertà educative dell’intera nazione.  Un’occasione imperdibile soprattutto per scuole del nostro territorio talvolta martoriate dai mancati interventi nel corso degli anni. Il problema è però saperli gestire e garantire delle valide opzioni per garantire agli studenti il diritto allo studio.

La protesta dei “Cirillini”

Il fulcro della protesta sta proprio qui. La provincia non è riuscita a garantire una soluzione valida e stabile  fino alla fine dei lavori che è prevista non prima del 2026. In poche parole agli alunni del Cirillo erano stati proposti doppi turni di pomeriggio e maggiori rotazioni con la didattica a distanza. Situazione questa che ha fatto infuriare gli studenti che , a causa delle lezioni pomeridiane, potrebbero dire addio a molte delle loro passioni rischiando così anche lo smistamento in più plessi diversi per giunta molto distanti tra loro. Gli studenti hanno dunque deciso di scendere in piazza e manifestare il loro dissenso per la mancata considerazione della provincia.

“Ora sulla scuola decidiamo noi” questo il coro degli studenti che si sono riuniti in sciopero nella speranza di far rispettare il diritto allo studio che adesso sembra quasi svanire nel nulla.