In queste ore potrebbe essere firmato un Dpcm che introduce il Green pass e ne fissa le regole nel nostro Paese, in vista di quello europeo che entrerà in vigore dal primo luglio. L’Esecutivo di Mario Draghi è alle anche prese con l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza, in scadenza il prossimo 31 luglio. Il tema divide le forze politiche con la Lega che spinge per non rinnovare il provvedimento.
CHE COSA E’ IL GREEN PASS
Per Digital Green Certificate (DGC) si intende un certificato, digitale o cartaceo, identificato come di:
- avvenuta vaccinazione contro il COVID-19
- avvenuta guarigione da COVID-19
- effettuazione di un test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2 con risultato negativo,
che sia interoperabile a livello europeo, attraverso un codice a barre bidimensionale (QRcode), verificabile attraverso dei sistemi di validazione digitali, associato ad un codice identificativo univoco a livello nazionale. L’interoperabilità europea si avrà grazie alla definizione di dati e regole comuni, che devono essere utilizzate per l’emissione dei certificati nei 27 Paesi dell’Unione Europea e allo sviluppo di piattaforme e strumenti informatici nazionali ed europei deputati a garantire l’emissione, la validazione e l’accettazione dei certificati. Il DGC sarà gratuito e in italiano e inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, anche in tedesco.
La finalità è quella di facilitare la circolazione dei cittadini tra i diversi Paesi dell’Unione Europea, attraverso la definizione di criteri comuni tra i 27 Paesi e l’utilizzo di certificati interoperabili, che potrebbero evitare periodi di quarantena o ulteriori test. Un’altra finalità è la riduzione delle falsificazioni dei certificati. Il possesso di uno dei certificati non rappresenta un prerequisito per viaggiare, ma agevola gli spostamenti. Dopo aver ricevuto un vaccino in un paese dell’Ue, il cittadino riceverà automaticamente, o su richiesta, il certificato Covid digitale Ue. Entrerà in vigore dal 1 luglio.
CERIMONIE
E se alcune Regioni hanno proposto anche l’inserimento di un’autocertificazione per la partecipazione a eventi, cerimonie, feste, il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini chiarisce in vista della Conferenza con i governatori: “servirà comunque il documento di un vaccino o un tampone effettuato, perché l’autocertificazione fatta in casa non può andar bene”.
STATO D’EMERGENZA
All’orizzonte della discussione politica, però, la questione più complicata resta il prolungamento della speciale procedura per far fronte alla pandemia. Da Palazzo Chigi sarebbero arrivati segnali che propendono per la proroga, in quanto allo Stato di Emergenza sono legati la tenuta di tutta la struttura di missione del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, il Comitato Tecnico Scientifico. Così come anche provvedimenti che riguardano lo smart working, la dad e alcune disposizioni lavorative nel caso di classi scolastiche in quarantena.
Considerata la mutata situazione epidemiologica, la proroga non avrebbe comunque lo stesso significato di quelle precedenti: si tratterebbe soprattutto di una modalità per continuare a velocizzare alcune procedure. Anche se tecnicamente il rinnovo è possibile fino al 31 gennaio 2022, una delle ipotesi sarebbe quella di far terminare il provvedimento il 31 dicembre: una data che avrebbe anche il valore simbolico di lasciare la pandemia alle spalle con la fine dell’anno.
LA LINEA DEL MINISTRO DELLA SALUTE
Resta in linea con Palazzo Chigi il ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale la fine della procedura speciale sarebbe un bel segnale, ma va comunque valutata anche alla luce delle esigenze di carattere burocratico. Sulla quasi totalità del Paese che sia avvia a lasciare l’area gialla spiega: “Ho insistito affinché fosse un percorso graduale, ma con tutta probabilità da venerdì avremo il 99% del Paese in zona bianca, quindi siamo oggettivamente in una fase diversa. Ma serve ancora grandissima attenzione e lavoro costante da tutti i punti di vista per essere attrezzati e organizzati in una fase che è ancora di battaglia aperta“.
Il trend sul calo dei contagi continua la sua discesa. Sono 1.400 i nuovi positivi al Covid e 52 le vittime in un giorno mentre il tasso di positività è stabile allo 0,7%. Si ritorna ai numeri dello scorso ottobre anche per le cifre sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, solo nove in 24 ore e sono 101.855 le persone attualmente positive al virus in Italia.