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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Droga dello stupro sul darkweb: arrestata Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti

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Droga dello stupro venduta sul darkweb: arrestata Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti.

Droga dello stupro e nuove sostanze chimiche pericolosissime dall’estero al darkweb. I militari hanno scoperto un traffico di stupefacenti con centrale operativa a Roma. Sono 39 le persone finite in manette nel blitz. Tra loro alcuni insospettabili, come Claudia Rivelli, 71 anni, attrice e sorella dell’attrice Ornella Muti. Nei confronti della donna, raggiunta dalla misura cautelare dei domiciliari, l’accusa è di importazione e cessione di sostanze stupefacenti.

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Non solo Claudia Rivelli, coinvolti anche medici, avvocati e insegnanti

L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giovanni Conzo. Coinvolti anche un medico odontoiatra, un avvocato, un funzionario di un ente locale, un insegnante che faceva giungere proprio presso la scuola media in cui è impiegato le spedizioni contenenti i pericolosi catinoni sintetici, due impiegati di banca, due militari in congedo e un architetto. Solo alcuni degli indagati che sono stati raggiunti dalle 39 misure cautelari coercitive stamattina nell’ambito dell’operazione dei Nas dei carabinieri. In carcere 11 persone e 28 agli arresti domiciliari con l’accusa di importazione dall’estero e traffico di stupefacenti sintetici.

Arrestata Claudia Rivelli, la droga dello stupro sul web

Tra le sostanze smerciate la cosiddetta droga dello stupro (Ghb Gbl), eroina sintetica (fentanili), catinoni sintetici, benzodiazepine, nonché sostanze ad effetto psicotropo, di prima comparizione sullo scenario europeo, appartenenti alla categoria delle nuove sostanze psicoattive. Le droghe venivano acquistate dall’estero sul web o sul darkweb. Sono ritenute ad elevata pericolosità per la salute a causa degli effetti droganti analoghi o maggiori rispetto alle droghe tradizionali.

L’indagine che ha portato anche all’arresto di Claudia Rivelli

L’indagine, coordinata dalla Procura di Roma, ha ricostruito alcune rotte internazionali del traffico: i fentanili provenivano principalmente da Canada, Polonia e Repubblica Ceca, Gbl da Cina, Olanda, Francia e Croazia; i catinoni sintetici e benzodiazepine dall’Olanda. La rete di spaccio internazionale non escludeva eroina ad alta concentrazione, rinvenuta in spedizioni provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Germania.

Grazie al costante monitoraggio degli e-shop presenti sul web, deep e darkweb ed all’individuazione dei canali di importazione i militari hanno individuato oltre 290 spedizioni verso soggetti dediti all’importazione sparsi su tutto il territorio nazionale, per un volume di affare stimabile in circa 4,8 milioni di euro. Oggetto delle spedizioni, oltre alla droga tradizionale, composti chimici di nuova creazione.

 

 

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