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sabato, Aprile 27, 2024
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Esordio di Nikita Contini, gli altri giuglianesi nel Napoli prima di lui

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E’ probabilmente l’esordio di Nikita Contini l’unica nota lieta dell’ennesima serata stonata del Napoli al Maradona. L’attuale terzo portiere è entrato in campo qualche minuto dopo che Meret era riuscito a parare il calcio di rigore di Pessina, lasciando il risultato sullo 0-0: in quel momento ha sentito nuovamente dolore alla coscia ed ha chiesto in cambio. In panchina non c’era però Pierluigi Gollini, anch’egli infortunatosi durante il riscaldamento, ma l’ex estremo difensore di Sampdoria e Reggina.

Nikita Contini, dai numerosi prestiti all’esordio con il Napoli

il portiere, cresciuto calcisticamente nella società campione di Italia, non era mai riuscito ad esordire in maglia azzurra. Per lui tantissimi prestiti e buone prestazioni in serie B prima dell’ormai classico ritorno estivo alla base. Doveva essere una ‘toccata e fuga’ ed invece Contini ha accettato di buon grado il ruolo di terzo portiere.
Una scelta non soltanto tecnica ma anche ‘tattica’, visto che, essendo cresciuto nel vivaio partenopeo, non ha pesato numericamente sulla rosa da consegnare alla Uefa per la Champions League.

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Contini, reduce da una stagione passata tra luci (reggine) ed ombre (doriane), insieme a Gianluca Gaetano, forma la coppia napoletana nel Napoli.
il portiere è, infatti, di Giugliano in Campania, ma con doppia nazionalità. Sua mamma è ucraina, ma lui è fortemente legato alla terza città della Campania. Proprio a Giugliano ha mosso i primi passi nel calcio, prima di approdare al Napoli.

I giuglianesi nel Napoli

Giugliano e Napoli, un binomio rafforzatosi ieri con l’esordio di Nikita ma che ha salde fondamenta. Ha origini giuglianesi un altro portiere rimasto nei cuori dei tifosi napoletani: Pino Taglialatela ha radici giuglianesi, ma ha sempre detto di sentirsi ischitano, tanto da diventare presidente della squadra dell’Isola Verde.
L’ultima volta che Batman ha giocato nel Napoli risale alla stagione 1998/1999 con in panchina, come vice di Renzo Ulivieri, un giovanissimo Walter Mazzarri.
Doveva essere la stagione del ritorno in serie A ed invece fu l’ennesima delusione. A stretto giro arrivarono altri campionati simili sempre in serie B ed è proprio in queste annate che si ritaglia un piccolo spazio Raffaele Pianese, l’ultimo giuglianese ad aver giocato nel Napoli prima di Nikita Contini.

Pianese, il debutto, il periodo sabbatico ed il ritorno

Finale di stagione 2002/2003, gli azzurri sono invischiati nella lotta per non retrocedere in serie C. In panchina è vero caos: c’è Franco Colomba poi sostituito da Franco Scoglio e successivamente tornato in sella con l’esonero del Professore.
Il compito è chiaro: evitare la C a qualunque costo. Così il tecnico ex di Bologna e Reggina chiede rinforzi sul mercato, ma il budget per una società soll’orlo del fallimento è davvero minimo. Non resta che guardare alla Primavera e nel settore giovanile azzurro sta facendo faville un esterno d’attacco ‘made in Giugliano’: Raffaele Pianese viene aggregato in pianta stabile alla prima squadra e schierato per ben tre volte in campionato. L’anno successivo sarebbe dovuto essere quello della consacrazione ed invece Andrea Agostinelli lo rimanda con i pari età.
Le cose migliorano leggermente con l’avvento in panchina di Gigi Simoni. Il ‘tecnico gentiluomo’ sul finire di stagione, avendo poco da chiedere alla classifica, lancia qualche giovane. Tra questi trova il suo quarto gettone Raffaele Pianese.
Pianese non sapeva però che quella sarebbe stata l’ultima volta ai massimi livelli. In estate succede di tutto: il Napoli di Naldi è praticamente fallito, si rincorrono cordate ed addirittura presentazioni di un Napoli ‘alternativo’, quello della famiglia Gaucci e Angelo Gregucci allenatore.
Insomma, regna l’incertezza, è con la messa in mora della società ed il successivo fallimento, arrivano gli svincoli dei calciatori, compresi quelli del settore giovanile. Ognuno è libero di andare dove gli pare e così Raffaele Pianese decide di prendersi un periodo sabbatico. Stop con il calcio e nuova vita lontana da Napoli e Giugliano.
Cinque anni passati senza tirare calci ad un pallone, ma la tentazione del rettangolo verde è forte e così decide di rientrare. Il treno importante è però ormai passato da tempo e non gli resta che salire sull’aliscafo per Procida, dove riparte dalla Promozione.
Dietro la ruggine c’è ancora tanto talento, che lo porta nuovamente tra i professionisti (seconda divisione con L’Aquila e Ischia), prima di un romantico finale di carriera in Eccellenza proprio a Giugliano.

Dopo l’esordio con il Napoli, Contini ha ancora voglia di sognare

Giugliano-Napoli, dunque un percorso che si ripete ed, in attesa dell’esplosione di nuovi talenti, gli abitanti della Città della Mela Annurca possono godersi Nikita Contini, perché il portiere Italo ucraino ha una gran voglia di continuare a scrivere nuove pagine in azzurro.

 

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