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sabato, Luglio 5, 2025
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Droga per i Di Lauro, semaforo verde dalla Cassazione alla scarcerazione del ras Forte

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La vicenda giudiziaria di Francesco Forte si arricchisce di un nuovo ‘capitolo’. L’ex ras del clan Di Lauro di Secondigliano (fazione De Lucia di piazza Zanardelli) grazie al suo legale, l’abile avvocato Paolo Gallina, aveva ottenuto ad inizio anno una rimodulazione della pena in virtù della Corte Costituzionale che in una sentenza aveva ridotto il minimo pena per gli episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, riducendo il minimo edittale da otto a sei anni, a chi è stato già condannato. La Corte d’appello aveva pienamente accolto le argomentazioni del legale e da una pena originaria di dieci anni aveva decurtato oltre diciotto mesi a Forte (leggi qui l’articolo precedente). In virtù di questo risultato Forte sarebbe dovuto uscire dal carcere in aprile: precedentemente però Forte aveva proposto personalmente un altro incidente di esecuzione e così un’altra sezione della Corte d’Appello decise in maniera contraria rigettando la domanda. Il procuratore generale, vedendo che erano state presentate due domande, aveva proposto così ricorso e la Corte d’Appello accolse il ricorso sospendendo l’ordinanza con cui veniva disposta la scarcerazione di Forte in attesa dell’intervento di Cassazione.

La decisione della Cassazione su Forte

La Suprema Corte ha di nuovo ribaltando il risultato accogliendo pienamente la tesi della difesa ritenendo che l’incidente di esecuzione presentato dall’avvocato Gallina fosse corretta così come la decurtazione di pena specificando che le due domande presentate erano diverse sconfessando di fatto il procuratore generale. Forte dunque è stata scarcerato ottenendo alla fine una pena di otto anni e otto mesi. Il ras era stato arrestato nel corso del maxi blitz del 2013 quando furono eseguite centodieci ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del capoluogo campano, su richiesta della Dda partenopea. I reati contestati agli indagati erano di associazione di stampo camorristico, traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio ed estorsione, tutti aggravati da finalità mafiosa. Ieri un nuovo colpo di scena per una vicenda giudiziaria complessa e articolata.

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