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domenica, Aprile 28, 2024
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Raganello, scatta il sequestro delle gole: s’indaga per omicidio, lesioni e omissione

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E’ stato eseguito il sequestro probatorio dell’area del torrente Raganello ricadente nel territorio del comune di Civita, dove lunedì sono morti 10 escursionisti per l’improvvisa piena del fiume. A disporre il provvedimento è stato il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.

Facciolla aveva già dato mandato alla polizia giudiziaria di acquisire i primi documenti sulla tragedia su cui è stata aperta una inchiesta, al momento senza indagati, ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha chiesto di fare chiarezza, vista la pericolosità di luoghi come le gole. Sul caso verrà avviata anche una indagine amministrativa.

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Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha compiuto ieri a Civita (Cosenza) un sopralluogo nelle zone delle Gole del Raganello, sul Pollino, dove 10 persone hanno perso la vita travolte dalla piena del torrente. “Sulle responsabilità ci sarà tempo – ha detto Borrelli -; si è trattato di un evento puntuale e localizzato a dieci chilometri a monte dall’area dove si è verificata la tragedia”.

Il capo della Protezione civile insiste sull’allerta che era stata diramata: “Esiste una scala sulla base della quale scatta la comunicazione e se i tecnici, sulla base degli algoritmi e delle carte meteo, evidenziano un rischio di caduta di pioggia di un certo livello, noi ne dobbiamo prendere atto fosse una, dieci, cento volte”.

Intanto è polemica sul sistema degli accessi alle Gole, cui si deve, negli ultimi anni, lo sviluppo di un piccolo sistema turistico in almeno quattro comuni della zona del Pollino (Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara e Francavilla). “Mai nessun cittadino o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole del Raganello”, ribatte però il sindaco di Civita Alessandro Tocci, che ieri ha diramato un comunicato stampa firmato da lui e altri tre sindaci affinché sulla tragedia non si cerchino capri espiatori.

Tragedia nelle Gole del Raganello in Calabria, parla una guida alpina

In merito alla recente tragedia verificatasi in Calabria, nelle gole del RaganelloCesare Cesa Bianchi, presidente del Collegio nazionale delle guide alpine italiane, ha dichiarato: “Non si tratta di puntare il dito contro nessuno – precisa – ma vogliamo ricordare con forza che il canyoning non e’ una banale attivita’ ricreativa ma e’ attivita’ alpinistica a tutti gli effetti, perche’ richiede l’uso di tecniche e materiali alpinistici“. “Il curriculum di una guida alpina e’ estremamente composito, caratterizzato da una formazione lunga ed oggettivamente onerosa, finendo con il dissuadere i molti che, forti di una certa esperienza sulle montagne o nelle forre di casa propria, si inventano una professione d’accompagnatore turistico su terreni alpinistici, correndo anche qualche rischio d’esercizio abusivo“.

 

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