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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Ucciso a 17 anni in provincia di Napoli: fermati anche due zii di Nicholas dopo l’agguato

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La Procura distrettuale Antimafia di Napoli ha disposto il fermo di quattro persone ritenute coinvolte nella sparatoria seguita all’omicidio di Nicholas Di Martino, 17 anni e mezzo, e al tentato omicidio di suo cugino, Carlo Langellotti, 30 anni, accoltellati la notte tra domenica 24 e lunedì 25 maggio a Gragnano. Tra i quattro destinatari dei provvedimenti cautelari, figurano anche due zii di Nicholas. Fratelli del boss Nicola Carfora, detto “‘o fuoco”, detenuto e ritenuti elemento di spicco della camorra locale. Tra loro Giovanni Carfora che gioca in Eccellenza nel Pomigliano. Le misure cautelari emesse dal sostituto procuratore della DDA di Napoli Cimmarotta per neutralizzare altre ritorsioni tra i gruppi malavitosi coinvolti nella vicenda: i Carfora e i Di Martino.

Il raid

Il gip di Torre Annunziata ha convalidato il fermo nei confronti di uno dei due indagati per l’assassinio di Nicholas e tentato assassinio del cugino. Si tratta di Maurizio Apicella, 20 anni. Non convalidato invece il fermo nei confronti di Ciro Di Lauro, 21 anni, ritenuto coinvolto nell’accoltellamento che ha determinato la morte di Nicholas. Il giudice ha ritenuto sussistente l’aggravante configurata nell’articolo 7 e cioè che l’azione criminale è stata commessa con metodologia mafiosa.

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Per Apicella e Di Lauro, comunque, disposta la custodia cautelare in carcere. Gli atti trasferiti alla Procura Antimafia partenopea e adesso i provvedimenti emessi saranno sottoposti anche al vaglio del giudice distrettuale, cioè il gip di Napoli.

 

 

La sparatoria dolo la morte di Nicholas

Un giovane, mentre percorreva a bordo della propria auto, via Nastro, è stato avvicinato da due giovani in sella ad uno scooter che hanno sparato al suo indirizzo con una pistola. Fortunatamente le lamiere della vettura hanno bloccato i proiettili ed il giovane ha subito soltanto una ferita di striscio al polso. I carabinieri di Castellammare e di Gragnano indagano sull’accaduto. La vittima del raid è un 21enne, giovane rappresentante gragnanese.

 

 

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