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giovedì, Marzo 28, 2024
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Idrogeno per la Green Farm: il progetto pilota di Graded tra digitalizzazione e sostenibilità

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L’idrogeno verde, ovvero prodotto da fonti rinnovabili, può davvero aiutare ad accelerare la transizione energetica dove l’elettrificazione non è possibile, svolgendo un ruolo sempre più importante nell’ambito degli sforzi per combattere il cambiamento climatico e limitare il riscaldamento globale. Lo sa bene Graded, società napoletana del settore energetico guidata da Vito Grassi, che ha deciso di puntare sul nuovo vettore con ben due progetti, uno in corso di realizzazione a Castel Volturno, in provincia di Caserta, l’altro a Dubai, in collaborazione con la Sharjah University.

Il primo, sviluppato all’interno del progetto pilota “Green Farm”, la fattoria ecologica che si autosostiene grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, è il protagonista del “Case Study” presentato a Bari, all’evento organizzato dalla Rete nazionale delle Agenzie Energetiche locali, dall’ingegnere Claudio Miranda, responsabile R&D dell’azienda. “Graded sta investendo tempo e capitale per formare giovani risorse sul tema idrogeno, dalle tecnologie innovative alle novità normative – spiega Miranda -. L’azienda, che da anni punta sulla ricerca di soluzioni innovative sempre più efficienti, sostenibili e all’avanguardia, ha infatti deciso di raccogliere la sfida che porterà l’idrogeno ad essere un tassello fondamentale per un futuro green”.

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Ma come sarà utilizzato l’idrogeno all’interno dell’azienda agricola sperimentale di Castel Volturno? “Stiamo provvedendo ad efficientare la Green Farm con sistemi innovativi – spiega Miranda -.Visto l’andamento dei mercati abbiamo introdotto un nuovo impianto per la produzione di idrogeno verde. Se l’idrogeno viene prodotto da una fonte rinnovabile, quindi fotovoltaico, eolico o idroelettrico, è definito verde. L’idrogeno viene, quindi, stoccato in alcuni serbatoi per essere poi restituito o per la mobilità, nel caso in cui l’azienda agricola dovesse utilizzare mezzi alimentati a idrogeno, o convertito in energia termica tramite l’utilizzo di una cella a combustibile”. Non solo: nell’Azienda Agricola del futuro un ruolo chiave spetterà anche alla trasformazione digitale. “C’è poi la questione della gestione degli impianti di produzione di energia – conclude Miranda -. Allora stiamo sviluppando un software che è un ‘energy management system’ che deve adeguare il carico richiesto dall’azienda agricola alla capacità di produzione dei vari impianti per fare in modo che l’azienda compri il meno possibile dalla rete. Il futuro corre sul doppio binario della sostenibilità e della digitalizzazione”.

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