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martedì, Marzo 19, 2024
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“Lo avete lasciato morire, dovevate rispettarlo prima”, tifosi del Napoli contro la figlia di Maradona

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Domenica sera, in occasione della partita con la Lazio, la città di Napoli ha ricordato l’eterno Diego Armando Maradona a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Ma mentre nello stadio che porta il suo nome andava in scena la grande festa per Diego, la figlia Dalma si è sfogata con un messaggio pubblicato su Twitter: “Niente mi renderebbe più felice che poter assistere a un tributo a mio padre in quella che è stata per molti anni la sua casa in Italia, Napoli! Ma si sta lucrando dalla sua immagine e dal suo nome e non lo permetterò! I fan che amerò per sempre non hanno niente a che fare con questo!“.

“I corrotti sono altri! – continua – Non smetterò mai di dire ciò che penso, dagli avvocati alle parrucchiere si danno opinioni ignorante! Ne ho abbastanza! Continuerò perché l’unica cosa che conta per me è la giustizia che verrà fatta per lui, e che vedrà cadere tutti quelli che lucrano.

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I tifosi del Napoli contro Dalma Maradona

Lo sfogo di Dalma Maradona non è passato inosservato sui social, dove migliaia di tifosi l’hanno risposta chiedendole come mai “è uscita fuori solo dopo la morte del padre”.

“Penso che la figlia di Maradona si dovrebbe vergognare lei che la fatto morire solo con solo gente estranea intorno una vera figlia si incollava a lui e non lo mollava, adesso parla solo per soldi no per affetto è il pensiero di un tifoso. Secca la risposta anche di un altro supporter azzurro: “Figli di Maradona vergognatevi. Siete la vergogna pensate solo hai soldi. Ringraziate i Napoletani che fanno sentire ancora la presenza di Maradona. Loro si che l’amavano!!!”.

Tra i tanti commenti simili tra di loro, non manca chi usa toni meno pacati e più imperativi: “Lo avete fatto morire da solo come un cane e avete il coraggio di parlare? Parli di lucro e continuate a mordervi tra voi, come cani che cercano di azzannare l’osso. Abbiate almeno il buon senso di starvene zitti e di rispettare i milioni di tifosi che gli hanno voluto bene”.

E ancora, scrive un altro tifoso: “Dove erano i figli ed ex quando il padre era sfruttato dal fantomatico medico e avvocato? Loro non lucravano sulla sua persona? A differenza che noi napoletani lo amiamo e sempre lo abbiamo amato, anche con le sue debolezze, voi tutti lo avete abbandonato in mani subdole, che gli hanno eviscerato l’anima, rendendolo un burattino nelle mani di pupari, a noi dei vertici della Fifa, Figc, c’è ne frega, ieri era la città di Napoli a rendere omaggio al suo figlio indimenticabile”.

L’assenza dei figli di Maradona allo stadio

Con un duro comunicato emanato dall’Argentina a poche ore dalla presentazione della statua di Maradona, i quattro figli maggiorenni di Diego e il rappresentante legale del minore Diego Fernando, hanno attaccato Stefano Ceci, l’imprenditore napoletano che ha finanziato la statua donandola alla SSC Napoli, assistente del Pibe negli ultimi anni e titolare dei suoi diritti di immagine con un contratto firmato da Maradona nell’agosto 2020, valido per 10 anni e rinnovabile per altri 15.

Nel comunicato si accusa Ceci “di frode a terzi e all’immagine di Maradona” di cui l’imprenditore farebbe uso illegittimo, ribadendo che “nostro padre non era in grado di decidere nell’agosto 2020”.

La sentenza del giudice argentino

Intanto è di poche ore la la notizia della sentenza del giudice argentino, che ha dato ragione a Stefano Ceci. Secondo il giudice federale di Buenos Aires Luciana Tedesco del Rivero, che segue la complessa vicenda dell’eredità del Pibe, Ceci può operare legittimamente per stipulare contratti commerciali.

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