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sabato, Luglio 5, 2025
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La storia di Lorenzo, il detenuto napoletano morto senza aver visto la moglie per l’ultima volta

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Qualche giorno fa Lorenzo Repicano, 62 anni, è morto mentre era agli arresti domiciliari. Gravemente malato da tempo aveva chiesto di poter riabbracciare per l’ultima volta sua moglie, detenuta nel carcere femminile di Santa Maria Capua Vetere. Nonostante esista un permesso che in casi del genere consenta ad un detenuto di fare visita al coniuge che sta scontando i domiciliari a casa, l’uomo è morto senza poter salutare l’amore della sua vita. Lorenzo aveva un tumore ai polmoni, le metastasi si stavano rapidamente spandendo per tutto il corpo. Il suo ultimo desiderio era quello rivedere sua moglie un’ultima volta. Lorenzo Rapicano, napoletano di 62 anni, è morto mentre era agli arresti domiciliari, senza poter rivedere per l’ultima volta sua moglie Rosaria Liguori: mentre spirava, lei era nella sua cella a Santa Maria Capua Vetere. È morto senza poterla riabbracciare per l’ultima volta.

A segnalare il caso Pietro Ioia, garante dei detenuti della Campania: “Mi pregava che voleva vedere la moglie detenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, già aveva avuto un rifiuto, alla fine è morto senza poterla vedere. Mi sento inutile e triste”.

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Lorenzo e Rosaria sono stati arrestati insieme. Lui finito a Rebibbia, lei al carcere di Lecce. Poi le condizioni di salute di Lorenzo, affetto da un tumore, lo hanno portato agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Napoli. Qualche mese fa Rosaria è stata dunque avvicinata a Santa Maria Capua Vetere, almeno per poter effettuare i colloqui. Le condizioni di salute di Repicano sono precipitate in breve tempo. Aveva solo un desiderio: rivedere la moglie.

Una richiesta che ha trovato l’opposizione della magistratura che ha rifiutato il permesso a Rosaria, impedendole di allontanarsi dal penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. “Non abbiamo potuto fare neanche una videochiamata. Non abbiamo fatto in tempo a chiederlo”, conferma la garante per i detenuti della provincia di Caserta Emanuela Belcuore. Lorenzo così è morto senza poter rivedere sua moglie.

 

L’episodio che abbiamo riportato non è un caso isolato. Ieri “L’espresso” riportava la sentenza di un giudice bolognese che ha rifiutato di concedere i domiciliari ad un detenuto. Il detenuto in questione aveva conseguito la laurea in carcere e per questo, come riportato nella sentenza, aveva affinato le sue indiscusse capacità e gli strumenti giuridici a sua disposizione per reiterare condotte illecite.

 

 

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