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giovedì, Aprile 25, 2024
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Miano. Dopo gli striscioni arrivano le bombe, il ‘messaggio’ dei nuovi ras al quartiere

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Le bombe carta della scorsa notte a Miano (la notizia riportata in anteprima da Internapoli-leggi qui) ripropongono uno scenario da guerriglia nel quartiere dell’area nord nonostante la gran mole di arresti e pentimenti che hanno di fatto ridimensionato il ‘capitale criminale’ del regno che fu dei Lo Russo. Eppure proprio dai Lo Russo bisogna partire per capire cosa sta accadendo. Precisamente da qualche settimana fa quando Giuseppe Lo Russo, uno degli ultimi irriducibili dei ‘capitoni’ ha deciso di dissociarsi dalla camorra: il vecchio padrino sia chiaro non si è pentito ma ha deciso di riconoscere le proprie colpe senza però fare nomi e cognomi di altri affiliati. Una scelta che, secondo gli investigatori attenti alle dinamiche criminali dell’area nord, ha indebolito ancor di più l’ormai ex cosca e soprattutto quei ras che in questi mesi avevano provato ad essere emanazione diretta del vecchio clan.

E’ già accaduto altre volte: dopo la notizia di qualche pentimento o di qualche sentenza sfavorevole per quei ras che non hanno imboccato la via dello Stato nel quartiere sono apparsi striscioni, sono avvenute stese o altre azioni armate. L’ultimo episodio proprio il 1 aprile con uno striscione apparso in via Miano proprio contro i Lo Russo:««Il vostro prossimo arresto deve essere cardiaco. Ztl Lo Russo», drappello apparso guarda caso dopo l’ennesimo arresto per i ‘capitoni’ dopo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia tra cui quelle di Carlo Lo Russo, ex reggente della cosca. Ieri sera il terrore è ripiombato sul quartiere con due ordigni, uno al rione San Gaetano (tra via Teano e via Vittorio Veneto), ex roccaforte degli ultimi fedelissimi dell’ex cosca e l’altra in via vecchia Miano a Piscinola con una bomba carta fatta esplodere tra due auto di due persone con precedenti penali. Gli investigatori sono sicuri della matrice del gesto: si tratterebbe dell’ennesimo guanto di sfida lanciato dai gruppi e dalle famiglie duramente colpiti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, famiglie un tempo legate ai ‘capitoni’ ma che, dopo i pentimenti hanno avuto più di un congiunto coinvolto e condannato a seguito di inchieste giudiziarie. Famiglie che avrebbero la loro roccaforte nella zona della ‘Miano di sopra’, ossia la zona tra la II traversa di via Janfolla e via Valente. Famiglie uscite vincitrici dallo scontro con quelli di ‘Abbasc Miano’.

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