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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Michael Jackson era un pedofilo e mi minacciava”, parla l’ex governante

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Michael Jackson era un pedofilo e mi minacciava”, parla l’ex governante. Biancheria intima da bimbi ritrovata nella vasca idromassaggio, vasellina nella stanza da letto, cassette VHS di atti sessuali nascoste in una biblioteca segreta.

“Michael Jackson era un pedofilo”

“Michael Jackson era un pedofilo predatore” – così ha affermato Adrian McManus, ex governante del re del pop. McManus ha raccontato alcuni dettagli a dir poco inquietanti dei 4 anni di servizio in casa Jackson. Sostiene di aver assistito in prima persona agli incontri del cantante con le piccole vittime. La 56enne ha raccontato di non essere mai intervenuta perchè sotto minaccia: “Avevo paura a farmi avanti perché le guardie del corpo di Michael mi avevano minacciata dicendomi che potevano assumere un sicario per portarmi via”.

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La testimonianza dell’ex governante

Solo adesso, a poche settimane dalla pubblicazione del documentario HBO “Leaving Neverland” contenente i dettagli sugli abusi sessuali subiti da due bambini, ora trentenni, la governante non ha più paura di parlare. Anzi, ha rivelato tutto ciò che sa. Secondo la testimonianza della donna, Jackson avrebbe avuto l’abitudine di filmare gli incontri con i bambini per poi conservarli in una biblioteca segreta lontano da Neverland. “Era ossessionato dalle foto e dai video dei bambini“. Come se non bastasse, sempre la governante avrebbe ripescato più volte biancheria intima di bambini dalla vasca idromassaggio Jacuzzi della star. Avrebbe anche visto alcuni bimbi camminare nudi per casa. Ancora avrebbe trovato spesso vaselina e tamponi accanto al letto del ballerino e non solo lì: “Era ovunque”.

“Michael mi minacciava”

La McManus ritiene che la grande raccolta di cassette VHS, nascoste quando Jackson fu accusato dei reati penali, contengano filmati “intimi”. Nessuno, nemmeno la governante, ha mai potuto accertare il reale contenuto dei nastri. Certo è che la massima segretezza regnava intorno a quelle cassette. Michael avrebbe minacciato personalmente McManus, a detta della donna, per non farla parlare. “Mi chiamava a casa, avevo paura per la mia famiglia”. Il signore del pop spese molto denaro per pagare abili avvocati al fine di proteggere la sua immagine. “La sua ricchezza lo faceva sentire intoccabile” – ha continuato la 56enne – “Spero che le persone tolgano i paraocchi finalmente su Jackson. Se oggi fosse vivo e lo avessero messo in prigione, forse le cose sarebbero andate diversamente”.

 

 

 

 

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