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sabato, Aprile 20, 2024
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Blitz ad Afragola, scacco ai ‘satelliti’ dei Moccia:«Papà è stato a cena con Antonio»

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Un gruppo satellite. Diretta emanazione dei Moccia di Afragola nel rione Salicelle. E’ questo quanto emerso nel decreto di fermo eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna e della stazione di Afragola, insieme con gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del Commissariato di Afragola. Sotto scacco Giuseppe Sasso, 26 anni, Vittorio Parziale, 31 anni, Adriano Laezza, 25 anni, Vincenzo De Pompeis, 27 anni, Luca D’Auria, 22 anni e Raffaele Nobile, 44 anni. Il gruppo faceva capo al ras detenuto Nicola Luongo e a Nobile e Sasso: le indagini dei carabinieri sono partite nel 2018 e hanno permesso di documentare l’evoluzione criminale del gruppo attraversato negli ultimi tempi da frizioni interne tra la fazione legata a Sasso e quella di un altro degli arrestati, Vittorio Parziale. Come ricostruito nel provvedimento i rapporti turbolenti tra i due sono stati tenuti sotto controllo solo grazie al continuo timore manifestato da Parziale di originare una guerra sul territorio di Afragola e di danneggiare gli affari del clan, evoluzione che raggiungerà il suo culmine nel luglio del 2022 quando fu organizzato un summit tra i principali esponenti della mala dell’hinterland a Cardito.

L’investitura dei Moccia e lo scontro con Sasso

Tutto inizia quando Luongo, secondo la Procura, viene ‘investito’ del ruolo di reggente dagli stessi vertici del clan Moccia come si evince da una serie di intercettazioni a casa dello stesso Luongo. Presenti oltre al ras, la moglie, Vittorio Parziale (figlio della convivente di Luongo): dai dialoghi si evince che Luongo, dopo la sua scarcerazione, aveva avuto un incontro con Antonio Moccia che lo aveva incaricato di assumere il controllo di tutte le attività illecite sul territorio di Afragola prima di pertinenza di Francesco Favella ‘o cecc.  Che la persona con cui si era incontrato Luongo fosse identificabile proprio in Antonio Moccia si desume, per gli inquirenti, innanzitutto dal tenore letterale delle conversazioni in cui viene citato il clan Moccia come storico clan egemone sul territorio di Afragola:«Comunque stanno i Moccia che, uha, stanno da cento anni. Tengono quello stampo la!». Parole a cui replica Parziale:«Quando papà è uscito è stato a tavola con Antonio (Antonio Moccia)». Circostanze ora attese dalla prova dei fatti (Antonio Moccia in questo provvedimento non risulta nemmeno indagato). Da allora il gruppo Luongo-Parziale veniva indicato quale autore di una serie di intimidazioni nei confronti degli altri sottogruppi criminali da cui emerge la volontà di Nicola Luongo attraverso il figlio Christian e il figliastro Vittorio Parziale di conquistare l’intero pacchetto delle estorsioni su Afragola contrapponendosi ben presto a Giuseppe Sasso con il quale inizialmente Parziale aveva iniziato ad operare dirigendo insieme il gruppo criminale sino ad essere esautorato dallo stesso Sasso che rivendicava la leadership in via esclusiva.

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Continua nei prossimi articoli…

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