A quasi 4 mesi dal terribile omicidio di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di Thiago, morto anche lui ancor prima di venire alla luce, per mano di Alessandro Impagnatiello, parla il padre di Giulia, Franco Tramontano, a margine della cerimonia di inaugurazione della stanza d’ascolto per le vittime vulnerabili dedicata a Giulia e a Thiago aperta nel commissariato di Castrovillari della Polizia di Stato.
Parla il padre di Giulia Tramontano: “Mia figlia morta perché voleva una famiglia”
Queste le parole del padre di Giulia, Franco: “Giulia è morta perché voleva un bambino. Voleva crearsi una famiglia. Ha creduto nell’amore. Questo è quello che noi vogliamo dire di Giulia, non aggiungiamo altro”.
Alla cerimonia era presente anche il vescovo di Cassano allo Ionio, monsignor Francesco Savino, che ha abbracciato il commosso Franco. Poi ha lanciato un appello: “Diciamo basta ai femminicidi. Dico a tutti gli uomini, per favore. Dobbiamo educarci tutti quanti al senso della non appartenenza. La donna non ci appartiene, appartiene a se stessa, alla vita. Appartiene a chi si è fatta strumento di vita per loro. Liberiamoci dalla cultura del possesso. L’amore non è possesso, l’amore è dialogo, è rispetto, costruzione. L’amore è guardare verso la stessa direzione. Sono contento di questa inaugurazione perché è importante la memoria, non soltanto perché dobbiamo ricordare le vittime, ma dobbiamo anche ricordare perché non ci siano più vittime”.
