Napoli si prepara e apre le porte al Natale. Quasi un mese prima della grande festa natalizia, il Comune di Napoli ha fatto montare in piazza Municipio l’immensa struttura dell’albero di Natale. Nonostante tutte le decorazioni per le feste, in piazza resta, ancora per qualche tempo, la celebre statua di Gaetano Pesce. Puro caso o scelta voluta?
L’albero in piazza Municipio
La città partenopea ogni anno monta luci e decorazioni natalizie per far vivere ai suoi cittadini lo spirito di questa festa così magica e ricca di poesia. L’albero è fatto da tante “fasce” bianche che avvolgono un grande struttura a forma di cono con una luminosissima stella in cima. Di fianco all’abete natalizio, c’è una grande carrozza d’oro e rossa con le classiche e sempre presenti renne, pronte ad illuminare il cammino al nostro Babbo Natale.
Il conflitto con il ‘Pulcinella’ di Pesce
La splendida idea dell’alberello però potrebbe andare in conflitto con un’altra struttura già presente in piazza: il ‘Pulcinella’ dello scultore Gaetano Pesce. L’opera architettonica di circa 12 metri aveva già creato immenso scalpore alla sua costosissima presentazione e non smette di farlo. Secondo alcuni, la scultura, che sarà in piazza sino al 19 di Dicembre, rovinerebbe l’atmosfera natalizia e potrebbe causare un certo contrasto con tutte le decorazioni a tema. La permanenza di “Tu si ‘na cosa grande”, titolo dell’opera, è destinata fino all’ultimo giorno a restare, quindi, motivo di discussione.
Le decorazioni natalizie e San Gregorio Armeno?
Un altro albero, di più di 10 metri, sarà donato dalla guardia Forestale e posto nel Palazzo San Giacomo come manifesto dell’iniziativa del “Giocattolo Sospeso”. Inoltre, sono state disposte e allestite le prime luci e decorazioni per le vie della città. I primi quartieri addobbati per le feste sono Fuorigrotta, Chiaia, Vomero e l’immancabile via Toledo. Le luci verranno messe in funzione nei prossimi giorni così da accogliere i primi turisti. Dal venerdì 22 Novembre poi, inizierà la 153ª edizione della storica Fiera di San Gregorio Armeno.