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domenica, Aprile 28, 2024
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Napoli. Patrizia in fin di vita dopo lo scippo, il rapinatore chiede scusa ed ottiene lo sconto di pena

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Il gup di Napoli Vincenzo Caputo ha condannato a sette anni di reclusione Luigi Frenna, il 19enne coinvolto nella rapina di uno scooter, avvenuta la sera dello scorso 17 luglio a Napoli, durante la quale rimasero ferite due donne, di 34 e 64 anni, quest’ultima in maniera grave. Frenna – accusato di rapina e lesioni aggravate in concorso con un complice minorenne anche lui sotto processo davanti al Tribunale per i minorenni – ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione a rilasciare dichiarazioni spontanee durante le quali ha voluto chiedere scusa: «Non sono un mostro, signor giudice», ha detto, affermando di essere pentito per l’accaduto. L’imputato ha anche voluto sottolineare che non era sua intenzione causare lesioni alle vittime e di non avere compreso che la signora si fosse fatta così male. Ieri Pina Russo, figlia della 64enne Patrizia Perone, ancora non ripresasi dalle conseguenze della violenta botta alla testa, ha fatto un appello ai giudici chiedendo una condanna «…equa e proporzionata al reato commesso».

La famiglia dopo la sentenza ha fatto espresso il proprio disappunto: «Ai magistrati avevamo chiesto giustizia e invece 7 anni sono una pena molto lieve. Noi purtroppo l’ergastolo lo stiamo già vivendo da quella maledetta data, ci hanno distrutto la vita».

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“Ancora oggi la signora e Patrizia non si è ripresa da quella notte e si trova in condizioni disperate. La famiglia, alla quale va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, si è rivolta a noi per lanciare un grido di dolore e giustizia affinché la pena sia proporzionata al reato commesso. Invece 7 anni per un 19nne con precedenti sono una pena leggerissima rispetto al reato commesso. Con gli altri gradi di giudizio, la buona condotta e altre attenuanti forse si farà al massimo 3 anni di galera, il minorenne forse anche meno mentre la signora Patrizia potrebbe non riprendersi mai più. Da una parte una famiglia perbene distrutta, dall’altra una tutela inspiegabile per dei delinquenti con precedenti di polizia. Perchè ai criminali vengono date così spesso pene così lievi? Non vogliamo arrenderci all’idea che la mobilitazione e la comprensione avvenga sempre a favore di questi criminali, dei delinquenti e dei violenti. Noi siamo dalla parte delle vittime e lo gridiamo assieme a questa famiglia con tutta la nostra forza. Purtroppo una parte consistente della città guarda con simpatia e solidarietà prevalentemente ai delinquenti a cui vengono dedicati murales abusivi, canzoni neomelodici, altarini illegali e in certe occasioni anche cortei. Degli innocenti e delle vittime purtroppo se ne occupano in pochi, cadono quasi tutti nel dimenticatoio» dichiarano il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli.

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